Disoccupato trovato morto a Sant’Eusanio

23 Ottobre 2012

T.D.C., 56 anni, si è tolto la vita nell’autorimessa di famiglia

SANT’EUSANIO DEL SANGRO. Si è tolto la vita nell’autorimessa di famiglia T.D.C., 56 anni, di Sant’Eusanio del Sangro. A trovare il suo corpo esanime è stata la figlia di 28 enne, verso le 6,30 di ieri. È stata lei a chiedere l’intervento dei carabinieri della compagnia di Lanciano. Era stato allertato anche il servizio di emergenza sanitaria del 118.

«All’inizio si è ipotizzato che il suicidio fosse stato indotto da problemi di lavoro», dice il capitano dei carabinieri Massimo Capobianco, intervenuto sul posto assieme a una squadra del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lanciano, «poi parlando con i familiari e altri testimoni l’ipotesi è stata esclusa. L’uomo era in mobilità dal 2009 ma non aveva mostrato segni di depressione o stati emotivi alterati che possano averlo spinto a compiere un gesto così estremo. Per questo dopo il sopralluogo e le formalità burocratiche abbiamo riconsegnato la salma ai familiari per la sepoltura».

Intanto c’è sgomento in contrada Brecciaio di Sant’Eusanio dove l’uomo viveva con la figlia e i nipoti. La moglie gli era morta prematuramente tre anni fa a causa di una malattia. Ma, secondo i carabinieri, nè il provvedimeto di mobilità (lavorava con una ditta che colloca tralicci sulle ferrovie ed era prossimo alla pensione)né la morte della congiunta, che pure lo hanno colpito e segnato, sono motivi che possano averlo spinto al suicidio.

L’uomo frequentava un bar della zona dove era solito intrattenersi con gli amici, prendere l’aperitivo e giocare la classica partita a carte. Ogni tanto faceva anche qualche lavoretto. Insomma una vita tranquilla: di qui lo sgomento in paese. (t.d.r. e m.d.n.)

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