ospedale renzetti

Due sale operatorie rinnovate nel reparto di Oculistica

LANCIANO. Dare maggiore impulso alle attività chirurgiche, con un’aspettativa di crescita di circa il 30 per cento, abbattere le liste d’attesa per gli interventi di glaucoma, cataratta e...

LANCIANO. Dare maggiore impulso alle attività chirurgiche, con un’aspettativa di crescita di circa il 30 per cento, abbattere le liste d’attesa per gli interventi di glaucoma, cataratta e maculopatia: è con questi obiettivi che la Asl Lanciano Vasto Chieti ha dotato l’ospedale Renzetti di due sale operatorie dedicate all’oculistica. Da lunedì, infatti, sono aperte le due sale completamente rinnovate per incrementare sia la chirurgia oculare più importante, che cura i distacchi di retina, i glaucomi, effettua i trapianti di cornea, cura la cataratta, e sia quella meno complessa, ma altrettanto significativa per l’incidenza delle patologie trattate come la chirurgia palpebrale e terapia iniettiva intravitreale per maculopatia degenerativa o diabetica.

Oggi, alle 11,30. nella cappella dell’ospedale c’è la messa organizzata dall’unità operativa di Oculistica guidata da Domenico Pellegrini e celebrata dal vescovo Emidio Cipollone che, a seguire, benedirà le sale operatorie. «Ben vengano le nuove sale operatorie», dicono al Tribunale per i diritti del malato, «il nostro auspicio è, però, che si doti il reparto anche di più personale, medici e infermieri che possano aiutare a incrementare l’attività di un’unità operativa che è punto di riferimento in Regione e abbattere le liste di attesa per visite ( l’attesa è di 4 mesi, ndc) e interventi».

A fine 2013 gli interventi chirurgici effettuati dall’équipe di Oculistica saranno oltre 1.200. La patologia maggiormente trattata è la cataratta, che al Renzetti riguarda prevalentemente casi complessi: pazienti particolarmente anziani, non deambulanti o affetti da patologie quali il morbo di Alzheimer o di Parkinson e demenza senile, oppure cataratte complicate da altre patologie, cataratte lussate, pazienti al secondo intervento o che necessitano di lenti intraoculari particolari, pazienti che vedono con un solo occhio. Numerosi sono anche gli interventi per la cura del glaucoma, un disturbo che colpisce il 5 per cento di tutta la popolazione e che, se non adeguatamente curato, può portare alla cecità: si parla di circa 700 pazienti affetti da glaucoma e 1.500 esami fatti per la diagnosi precoce della malattia ogni anno.

Grazie anche agli interventi sul glaucoma fatti con la tecnica con valvola Ex-Press (consiste inserimento nella parte anteriore dell’occhio, di una piccolissima valvola, ex press, che fa defluire l’umor acqueo dal bulbo oculare per abbassarne la pressione e preservare così l’integrità del campo visivo e riduce il rischio di sanguinamento post-operatorio, una delle complicanze più temibili dell’intervento di glaucoma), il reparto rappresenta un punto di riferimento importante nella sanità. (t.d.r.)

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