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E alla Pilkington un altro anno di contratti di solidarietà

SAN SALVO. La crisi economica non allenta la morsa. Gli effetti della recessione sono sempre più pesanti e, a giudizio dei sindacati, ci attende un autunno di grandi sacrifici. Il settore...

SAN SALVO. La crisi economica non allenta la morsa. Gli effetti della recessione sono sempre più pesanti e, a giudizio dei sindacati, ci attende un autunno di grandi sacrifici.

Il settore automotive non riparte. Il 31 agosto per i lavoratori della Pilkington di Piana Sant’Angelo termina il primo anno di contratti di solidarietà.

Ieri i sindacati hanno annunciato che le buste paga dei lavoratori saranno più leggere per un altro anno ancora. Fino al 31 agosto 2014, a turno 1.765 lavoratori si divideranno i sacrifici.

Davanti all’ipotesi di possibili licenziamenti, sindacati e maestranze non hanno dubbi o esitazioni. Meglio i contratti di solidarietà. La riduzione degli stipendi e degli orari varierà a seconda delle esigenze di mercato.

I contratti di solidarietà si sono rivelati nel 2013 una scialuppa di salvataggio per migliaia di lavoratori delle grandi e piccole aziende. «Gli operai della Pilkington in più occasioni hanno dimostrato all’azienda di essere pronta a fare sacrifici per difendere il sito produttivo abruzzese e ora sono pronti a stringere ancora i denti», afferma Emilio di Cola, della Rsu Cgil. In attesa, quindi, che finalmente arrivi la ripresa economica e produttiva, per un altro anno le industrie, Pilkington compresa, lavoreranno con il freno a mano tirato.

Intanto il 70% dei lavoratori del colosso mondiale del vetro ha risposto positivamente al referendum sul premio di partecipazione.

L’accordo raggiunto dai sindacati con l’azienda prevede la somma di 1.350 euro di premio massimo. Il calcolo della cifra verrà fatto in base alla produttività, redditività e presenza.

Concordato anche il pacchetto di ferie. Pilkington va in vacanza il 4 agosto. Per i dipendenti sono previste tre settimane di ferie. Alcuni si fermeranno per 21 giorni consecutivi, altri per due settimane, riservandosi di decidere quando usufruire della terza settimana di riposo.

Dall’11 al 18 agosto l’80% delle aziende di Piana Sant’Angelo spegnerà i macchinari e andrà in vacanza con la speranza di ritrovare a settembre un clima più disteso.

«Molto dipenderà dalla politica. Le istituzioni e chi ci rappresenta devono tornare a pretendere di più per il Vastese», insistono i sindacati. (p.c.)

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