Ecco la sfida delle Sardine: in piazza saremo migliaia 

Verso la manifestazione del 22 febbraio in centro, Spinelli: «Sì al voto consapevole» In sala arrivano anche i consiglieri di centrosinistra Ferrara, Raimondi e Giammarino

CHIETI. «Saremo a migliaia a Chieti». Gennaro Spinelli, coordinatore della pagina Facebook delle sardine abruzzesi insieme a Deborah Cieri, lancia la battaglia in vista dell’appuntamento del 22 febbraio alle 18 a piazza Vico. Lo fa nel corso dell’incontro di ieri allo Scalo, voluto per un confronto su temi nazionali e soprattutto locali, in vista delle prossime elezioni. L’obiettivo, dicono Cieri e Spinelli, è «riavvicinare la gente all’impegno civico e spingere al voto consapevole», e anche «individuare quelle caratteristiche che deve avere un candidato sindaco con cui poter dialogare». Spinelli e Cieri hanno subito dato la parola agli intervenuti. Hanno parlato Matteo Sansone, già candidato con il Pd, Massimo Cassarino, Rosanna Mattoscio, la storica sindacalista Alberta Giannini, Paolo Manente, Giovanni Del Grosso, Antonio Cicalini, Barbara Di Roberto, tesserata Pd, e Carmela Caiani, coordinatrice del Consiglio comunale dei ragazzi. Presenti, sebbene solo per una toccata e fuga, anche alcuni consiglieri comunali, a cominciare dal possibile candidato sindaco del Pd, Diego Ferrara. Oltre a lui c’erano i consiglieri d’opposizione Enrico Raimondi (Chieti da capo) e Anna Teresa Giammarino (Chieti per Chieti). Era inoltre presente Annarita Di Nizio, moglie del consigliere regionale Giovanni Legnini.
Tra i vari argomenti sollevati è emersa la necessità di individuare subito un candidato sindaco, visto che il centrodestra, con la Lega, ne ha già annunciato uno. Si è chiesto anche di conoscere in anticipo quale sarà la squadra che affiancherà il possibile nuovo sindaco, soprattutto per quanto riguarda le competenze. Il candidato sindaco ideale, inoltre, dovrà avere una forte identità teatina e sposare i valori che portano avanti le sardine, a cominciare dall’antifascismo e dall’anti-estremismo incarnato, nella visione delle sardine, da Matteo Salvini.
Sui temi, invece, si è puntato sull’individuazione di una visione chiara della città e su sicurezza e scuola, passando per i problemi del rischio idrogeologico e per quelli delle scuole superiori Masci, che non ha più una sede, Di Savoia, dove sono caduti calcinacci, e liceo artistico, che si è dovuto trasferire al Ciapi.
A chiudere l’incontro ci ha pensato Gianmarco Pescara, componente delle sardine teatine, che ha auspicato anche un rinnovamento anagrafico della classe politica. A cominciare da «un sindaco un po’ più giovane». E poi, ha aggiunto Pescara, «se nel consiglio comunale continuano a insediarsi persone che ci stanno da 20 o 30 anni, è impossibile sperare che la politica teatina cambi. Non ci dobbiamo stupire, a questo punto, che la fascia che meno vota è quella tra i 18 e i 25 anni». «Magari un sindaco esperto e una giunta giovane», ha concluso Spinelli, cercando di attenuare la posizione di Pescara. (cr.ch.)
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