«Ecco le strade impercorribili»

Turdò (Italia Unita): degrado e abbandono nell’Alto Vastese e nell’Alto Sangro

VASTO. Se la manifestazione di protesta annunciata dalla Provincia voleva dimostrare comprensione e solidarietà alla popolazione dell’Alto Vastese, l’obiettivo è fallito. I pendolari sono indignati. Diversi rappresentanti politici hanno stigmatizzato la decisione della Provincia. «Siamo alla farsa», accusa il movimento Italia Unita. «Dopo anni di degrado e di abbandono del comprensorio del Vastese si sono svegliati anche gli amministratori provinciali», scrive in una nota il presidente Antonio Turdò.

«Noi il 18 parteciperemo alla manifestazione della Provincia di Chieti ma per dire la nostra sull’abbandono del Vastese ed esprimere solidarietà all’Alto Vastese, un territorio che non ha più strade ma mulattiere», denuncia Turdò snocciolando l’elenco delle strade disastrate. «La Carunchio-Palmoli è diventata impercorribile, la Fresagrandinaria -Lentella è in condizioni indecorose. La ex statale 86 che dal ponte Treste porta verso Roccaspinalveti e Fraine ha problemi antichi mai risolti. Il territorio più a monte, fra Castiglione Messer Marino e Montazzoli, viene trattato in modo indegno», accusa Turdò. La zona soffre da tempo di dissesto morfologico. E' in atto un insidioso movimento franoso. «La frana, però, non viene curata nonostante arrechi problemi all’Alto Vastese e all’Alto Sangro. La chiusura della galleria La Civita che collega l’Abruzzo al Molise è la ciliegina sulla torta. Ora anziani e malati che prima potevano raggiungere l’ospedale di Agnone per farlo devono percorrere una strada dissestata. Possibile che nessuno prima di chiudere la galleria abbia pensato alle conseguenze che la decisione avrebbe comportato?», chiede Turdò. Al fianco di Turdò il 18 ci saranno il segretario di San Salvo del movimento, Gustavo Cirese, e il segretario provinciale Vincenzo Rucci. (p.c.)

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