Ecco quanto guadagnano assessori e consiglieri

Apre Pupillo con 110.839 euro; Bendotti in coda, 15mila. Cotellessa ridà i gettoni Nascoste le entrate di mezza assemblea civica compresi Valente e Di Naccio

LANCIANO. I più ricchi sono medici e liberi professionisti, ma ci sono anche disoccupati e precari. La classifica dei redditi dichiarati da amministratori e consiglieri comunali offre un quadro variegato. A oggi in 14 su 32 non hanno adempiuto all’obbligo di legge che impone la consegna della documentazione riferita al 2012 e pubblicata sul sito Internet del Comune. Già all’epoca della discussione in commissione e dell’approvazione in aula, lo scorso novembre, il regolamento sulla trasparenza aveva sollevato non pochi malumori, poiché obbliga la pubblicazione di una serie di documenti e informazioni, tra cui la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi (anche del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, se acconsentono) e gli altri incarichi ricoperti. Tra i consiglieri comunali solo la metà ha presentato la documentazione richiesta, mentre in giunta 5 assessori su 7. Il termine di presentazione sarebbe già scaduto: dopo un periodo di tolleranza, possono scattare del regolamento: da 500 a 5mila euro per chi provvede parzialmente a comunicare le informazioni all’amministrazione, da 3mila a 10mila euro, invece, per la mancata ottemperanza.

Sindaco e giunta. A dare il buon esempio è il sindaco Mario Pupillo che, con 5 dei suoi assessori, ha depositato il modello unico 2013, riferito al periodo d’imposta 2012. A non aver adempiuto sono il vicesindaco Pino Valente e il suo assessore Antonio Di Naccio. Il primo cittadino, medico in pensione, guida anche la graduatoria con 110.839 euro dichiarati. Al secondo posto c’è un altro medico, Evandro Tascione, assessore all’ambiente, con 93.508 euro, seguito dal commercialista Valentino Di Campli (82.675), responsabile delle finanze e anche con incarichi in cinque aziende private. L’assessore a istruzione e politiche della casa, Marcello D'Ovidio, avvocato, dichiara 57.839 euro. Più staccati gli altri: Pasquale Sasso, delegato all'urbanistica e dipendente scolastico in pensione (30.375), e Dora Bendotti (sociale e politiche giovanili) con 15.690. Dalla sezione “Amministrazione trasparente” si evincono anche i compensi lordi degli amministratori: 41.924 euro del sindaco Pupillo, 22.712 del vicesindaco Valente e 18.582 degli assessori, a meno che non siano lavoratori dipendenti (in questo caso il compenso è di 9.291).

Consiglieri comunali. La metà dei consiglieri comunali, 12 su 24, non ha presentato la dichiarazione dei redditi: sette sono di minoranza e cinque di maggioranza. Mancano le dichiarazioni del capogruppo del Pd, Maria Saveria Borrelli, di Giuseppe Verna e Michele Ucci (Progetto Lanciano) e di Davide Caporale e Gabriele Di Bucchianico, da poco passati all’appoggio esterno; dell’opposizione di Manlio D’Ortona (ex Pdl), Paolo Bomba (Udc), Ermando Bozza, Eugenio D’Ovidio e Tonia Paolucci (l’intero gruppo della lista “Con Bozza sindaco”), Marco Di Domenico (gruppo misto) e Luca Antonelli, sempre assente da inizio mandato. È in regola il presidente del consiglio comunale Donato Di Fonzo, che dichiara 25.885 euro. Tra i consiglieri, specie più giovani, non mancano precari e disoccupati. E tra questi si distingue, per la scelta in controtendenza al tempo di “rimborsopoli”, il consigliere di Sel, Piero Cotellessa, che ha restituito i gettoni di presenza (29 euro circa) a consigli comunali e commissioni, tra non poche difficoltà degli uffici contabili, non abituati a questo tipo di richieste. Finora si tratta di un migliaio di euro, ma la cifra è solo parziale.

Stefania Sorge

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