Emergenza sanitaria «Nuove tecnologie per una vera svolta»

LANCIANO. Migliorano il soccorso, ne riducono i tempi, portano un risparmio economico e di risorse umane alle aziende sanitarie. Sono i benefici dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel primo...
LANCIANO. Migliorano il soccorso, ne riducono i tempi, portano un risparmio economico e di risorse umane alle aziende sanitarie. Sono i benefici dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel primo soccorso. Di queste tecnologie, di telemedicina e teleassistenza, si è parlato ieri in città nel convegno “Emergenza sanitaria, il supporto delle tecnologie innovative” organizzato dalla Croce Gialla in collaborazione con la Società italiana di telemedicina e la Società italiana sistema 118.
«In un periodo difficile di tagli anche nella sanità che hanno ripercussioni sull’emergenza», commenta Marcello Basili, presidente della Croce Gialla, «l’uso di tecnologie di ultima generazione, come i tablet, rappresenta un punto di svolta. La sanità elettronica e la telemedicina, se correttamente usate, possono garantire una maggiore efficienza del soccorso. Ma anche una migliore qualità del servizio, come tempi più rapidi nella cura del paziente, oggi difficile in un territorio vasto e impervio come il nostro, e un notevole risparmio di risorse umane, visto che il medico può curare a distanza un paziente».
E l’esempio di cosa possono fare le nuove tecnologie è stato mostrato ai partecipanti al convegno con la simulazione di un incidente stradale. Il paziente è stato continuamente monitorato dall’arrivo dell’ambulanza fino al suo trasferimento in ospedale. Manovre, parametri vitali, tutto controllato da un medico che era presente in sala e dava istruzioni ai soccorritori che vedeva su un monitor.
Stessa situazione per un paziente in Adi. L’infermiere era a Treglio, a casa del paziente, il medico in sala vedeva quello che accadeva e interagiva con l’infermiere nel cambio del bendaggio e nell’analisi della ferita. Con questo metodo, ad esempio, si può aumentare il numero delle visite mediche fatte ogni giorno dallo specialista. «Oggi come nuova tecnologia sulle ambulanze abbiamo solo il defibrillatore lifepak», dice Basili, «che permette di trasmette l’elettrocardiogramma e i parametri vitali del paziente alla centrale di riferimento che poi lo gira all’ospedale di riferimento».
«È auspicabile che le Asl dotino il servizio di assistenza domiciliare di queste tecnologie innovative e di prevederne la spendibilità nei contesti più vari», commenta Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia.
Teresa Di Rocco
©RIPRODUZIONE RISERVATA