Falsi poveri, scattano 40 denunce
Guardia di finanza e Comune hanno accertato casi di precari inesistenti e di dichiarazioni dei redditi inesatte
VASTO. Falsi poveri nel mirino del Comune. Sono 40 gli assegnatari delle case Ater denunciati al termine di una capillare verifica condotta dall’amministrazione comunale in collaborazione con la guardia di finanza. L’accusa è di truffa e falso in atto pubblico. Sfrattati tre assegnatari di altrettanti alloggi comunali. Si chiama “operazione trasparenza”. «L’obiettivo è snidare gli irregolari e assegnare gli alloggi popolari a chi ne ha effettivamente diritto», dice il sindaco Luciano Lapenna. La legge impone ai Comuni di procedere agli accertamenti ogni due anni. I controlli incrociati delle case Ater effettuati con la Guardia di finanza hanno accertato dichiarazioni dei redditi inesatte e situazioni precarie inesistenti. Molte le irregolarità riscontrate anche nelle domande presentate per l’ottenimento di una casa popolare del Comune. «La crisi attanaglia molte famiglie. Aumenta la richiesta di alloggi popolari - attualmente le domande sono 139 - ma le case a disposizioni sono sempre le stesse e tutte occupate. E’ doveroso verificare se chi le occupa ha effettivamente diritto a quell’alloggio», spiega l’assessore all’Edilizia popolare, Nicola Tiberio. La campagna di verifica dei criteri di assegnazione, sugellata dal protocollo d’intesa tra fiamme gialle, Comune e Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater), è stata programmata per evitare abusi, assegnazioni non corrette e l’utilizzo anomalo degli alloggi. I controlli sono scattati qualche mese fa sugli indicatori Isee (la dichiarazione sulla situazione reddituale), sul patrimonio disponibile e sul tenore di vita delle famiglie. «Gli accertamnti hanno individuato quaranta domande compilate in modo irregolare. Qualche assegnatario ha omesso il possesso di altri immobili. In altri casi è stata accertata la falsistà dei requisiti di reddito», spiega il legale del Comune, l’avvocato Nicolino Zaccaria. I capi famiglia che hanno denunciato situazioni di disagio con attestazioni false sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. L’amministrazione comunale ha rifatto graduatorie e assegnazioni. «Non ho ritenuto di avvalermi in nessun caso della facoltà di assegnare un alloggio d’urgenza. Ho preteso e continuerò a pretendere in futuro il rispetto delle graduatorie per evitare situazioni create ad arte», sottolinea Lapenna. Ultimati gli accertamenti sugli alloggi Ater, il Comune è passato alla verifica delle assegnazioni delle case popolari del Comune. «Gli appartamenti del Comune sono 39», spiega l’assessore, Nicola Tiberio. «Venti mini appartamenti sono in via Spataro, altri 19 sono divisi fra corso Mazzini e via Aragona. Le verifiche sono iniziate da poco eppure sono state già accertate tre occupazioni abusive: sono partite tre procedure di sfratto». © RIPRODUZIONE RISERVATA |