Ferrara: «Pronto a ricandidarmi» Ma il Pd pensa anche alle primarie

Il segretario Iacobitti: «ll sindaco uscente è il candidato naturale, però siamo aperti ad altre strade» E il primo cittadino dice: «Se arrivassero indicazioni diverse, le seguirei. Il partito mi sia più vicino»
CHIETI. «Sono pronto a ricandidarmi, ma anche a seguire indicazioni diverse che dovessero arrivare». Il sindaco Diego Ferrara lo dice ufficialmente: è disponibile a una ricandidatura e, se il partito vuole fare le primarie, ben vengano. A parlare di primarie è stato invece il segretario cittadino del Partito democratico Enrico Iacobitti che ha definito Ferrara come «candidato naturale», aggiungendo però che il partito «è aperto anche ad altre strade». Iacobitti ha ricordato che a Chieti nel 2005 si sono svolte le prime primarie e ha rimarcato che per scegliere il prossimo candidato sindaco si può ancora tornare a utilizzare questo strumento.
Lo scambio di vedute è stato reso noto nel corso della presentazione della Festa dell’Unità che si terrà sabato prossimo in città. A Chieti si vota a marzo del 2026: per decisione governativa, l’amministrazione Ferrara resterà ala guida della città sei mesi in più rispetto ai canonici cinque anni, visto che l’ultima volta si è votato a ottobre 2020. A un anno e mezzo di distanza dal voto, per Ferrara è arrivato il momento di cominciare a ragionare sul candidato che il Pd propone alla coalizione. Il sindaco ha anche chiesto una maggiore vicinanza politica del partito all’amministrazione comunale. Da questo punto di vista ben venga la Festa dell’Unità: «Sarà un momento di aggregazione», sottolinea Ferrara, «per acquisire, anche dal punto di vista politico, maggiore credibilità e forza. Mi sto avvicinando alla fine della legislatura e chiedo al Pd di essermi più vicino».
In vista della scadenza elettorale, il segretario Iacobitti riapre le porte a quei pezzi di centrosinistra che si sono allontanati cammin facendo. A cominciare dall’ex sindaco Francesco Ricci, il primo sindaco di centrosinistra della storia cittadina che alle scorse elezioni comunali non ha sostenuto la coalizione di Ferrara ma quella civica del candidato Bruno Di Iorio. «Stiamo lavorando», afferma Iacobitti, «per essere la forza della responsabilità e dell’unità, ma non vogliamo essere la forza di chi non guarda in faccia alla realtà». Iacobitti annuncia che proprio dopo la Festa dell’Unità si aprirà una fase di confronto politico aperto anche a chi non ha sostenuto Ferrara alle scorse elezioni.
Il centrosinistra, dunque, si mette in cammino verso marzo 2026; dall’altra parte, invece, il centrodestra, almeno in apparenza, tace. Secondo voci non ufficializzate toccherebbe a Fratelli d’Italia, il partito più forte della coalizione, esprimere il nome del candidato sindaco. Ma al momento il partito dell’ex sindaco Umberto Di Primio, rappresentato in consiglio comunale dal capogruppo Carla Di Biase, dall’ex vicesindaco Giuseppe Giampietro e dal consigliere Roberto Miscia, non sembra voler scoprire le carte.
©RIPRODUZIONE RISERVATA