Finisce in Procura il bando per la direzione artistica

D’Alessandro: «Pasticcio senza fine del Comune». Pronti altri ricorsi al Tar L’assessore Sputore: «La procedura seguita è legittima e trasparente»
VASTO. «La procedura per la nomina del nuovo direttore artistico del Teatro Rossetti è chiara, legittima e trasparente». Rompe il silenzio l’amministrazione comunale e, per bocca dell’assessore alla cultura, Vincenzo Sputore, replica a Davide D’Alessandro che ha annunciato un esposto in Procura. Nel frattempo si fanno sempre più insistenti le voci circa la presentazione di nuovi ricorsi da parte di altri candidati, sulla scia della decisione presa dal Tar di Pescara che, pronunciandosi in via cautelare sul ricorso dell’ex direttore artistico Raffaele Bellafronte, ha concesso la sospensiva riammettendo il musicista vastese al colloquio da cui era stato escluso per motivi ostativi (una condanna per il reato di ingiuria). «Da un consigliere comunale di minoranza ci aspettiamo una opposizione sicuramente dura ma leale, basata sulle idee e sulle proposte, piuttosto che su esposti alla magistratura», ribatte il vicesindaco, «l’ufficio cultura del Comune ha sempre operato nella massima trasparenza e nel rispetto delle leggi, non abbiamo nulla da nascondere. L’allarmismo e i modi rozzi di certa opposizione nuoce a chi la fa e non certamente a chi svolge il proprio dovere con onestà e integrità. Possiamo essere giudicati come amministratori per scelte non condivise, ma nessuno può permettersi di mettere in dubbio la correttezza, l’onestà e l’integrità dell’apparato politico e amministrativo dell’ente», conclude Sputore.
L’intervento dell’assessore fa seguito alle dichiarazioni di D’Alessandro che ha parlato di «bando dai contorni poco chiari ed allarmanti». «Abbiamo di fronte una commissione che non guarda i requisiti di ammissibilità prima della selezione iniziale, valuta i curriculum dei 17 candidati e ne manda 5 alla prova del 9 settembre», riassume il consigliere, «poi, guarda finalmente i requisiti e decide l’esclusione di Bellafronte. Per 42 giorni il silenzio è assordante. Il 21 ottobre apprendiamo la notizia di una determina dirigenziale con cui viene nominato il nuovo direttore artistico, Rocco Pugliese Eerola, ma non viene pubblicata sul sito del Comune. Come si può ricorrere al Tar senza la pubblicazione di un atto? Per averlo letto sui giornali? Sta di fatto che il tribunale amministrativo concede la sospensiva e fissa il giudizio di merito al 6 novembre. Insomma, questo bando, iniziato male, rischia di finire peggio per colpa dell’amministrazione comunale, che mette in campo un bando generico, che non distingue tra i vari tipi di condanne. La confusione, il pasticcio, è talmente intricato che lascia spazio, sempre per fare chiarezza e diradare ogni dubbio, all’ennesimo esposto in procura, dopo l’altro da me presentato mesi fa sulle fatture da 26 mila euro l’anno», conclude D’Alessandro.
Anna Bontempo
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