Francavilla, ecomostri in appartamenti: il Comune vuole dimezzare la tassa

Il piano su come trasformare e riadattare le strutture in riva al mare che sono state oggetto di sequestro e per questo lasciate in abbandono

FRANCAVILLA. Ecco come trasformare le vecchie strutture ricettive in appartamenti. Comprese quelle che sono state oggetto di inchieste, sequestro e poi lasciate dagli stessi  costruttori (che erano stati per questo indagati) in abbandono da anni. Il Comune di Francavilla vuole riprovarci ed è pronto con un piano "ardito" a presentare una delibera per agevolare la modifica di tutte quelle costruzioni che versano in condizioni di degrado. L’idea è l’abbattimento dei costi di conversione dell’edilizia turistico-ricettiva in quella urbana.

In pratica, in base al regolamento comunale, oggi per poter procedere bisognerebbe pagare una somma di 670 euro al metro quadrato. Questo perché il valore di un immobile con uso residenziale sarebbe ben più rispetto a quello da adibire ad alloggio turistico-ricettivo e per questo il Comune chiede agli imprenditori il pagamento di una tassa. L'abbattimento invece sarebbe fino al 50% della tassa, che così arriverebbe a quota 335 euro al metro quadrato.

Se la procedura venisse approvata, a Francavilla si cristalllizzerebbe questa situazione: prima è stato permesso di costruire le strutture (spesso e volentieri in riva al mare) pseudo alberghiere chiamate "ecomostri", poi è intervenuta la magistratura, e ora si pensa a come poter trasformare le stesse costruzioni che sono state oggetto di sequestro (e per questo lasciate in abbandono) in appartamenti vista-mare.

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