Frane, il Comune apre i cantieri e attende la Regione

8 Gennaio 2014

L’assessore Di Naccio: «Situazione difficile in molte zone ma dall’Emiciclo tempi biblici per finanziare gli interventi»

LANCIANO. Via Belvedere, via Firenze, via per Frisa, Viale della Rimembranza. Sono queste le aree in cui il Comune ha aperto in questi giorni dei cantieri per interventi urgenti per bloccare gli smottamenti avvenuti, e alcuni ancora in atto, seguiti alle nevicate di fine novembre e alle piogge del 1° e 2 Dicembre.

«La situazione è difficile in molte aree per quanto riguarda frane e smottamenti», dice l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Naccio, «ma la Regione ha tempi di risposta indicibili per finanziare progetti di consolidamento consegnati anche un anno fa, come quelli per le Torri montanare, e così il Comune è dovuto intervenire per forza. La fogna scoppiata in viale Rimembranze è stata riparata, sono in corso interventi in via Belvedere, zona stadio, sulla strada franata in via Firenze e lo smottamento in via per Frisa è stato bloccato. Ma sono interventi tampone inseriti, tra l’altro, nelle schede progettuali inviate un mese fa in Regione per ottenere fondi per le calamità naturali». Schede che comprendono richieste di fondi anche per consolidare la zona di piazza Garibaldi, Santa Giusta, San Iorio.

«In piazza Garibaldi abbiamo sistemato delle reti di protezione, ma servono interventi sul costone che è franato dentro una casa», ricorda l’assessore Di Naccio, «come urgono i fondi per lavorare su zone ormai storicamente oggetto di frane e per le quali abbiamo realizzato progetti fermi in Regione: si tratta di via Belvedere, Santa Giusta, le torri montanare e San Biagio. Non è possibile che i progetti per il consolidamento delle Torri, 900 mila euro da attingere ai fondi Fas della cultura, da oltre un anno ancora non hanno ottenuto una risposta. E che dire, poi, delle due schede progettuali da 600mila euro inviate per il capitolo frane per San Biagio, per il tratto delle mura storiche dalla porta fino a via Agorai, e via Belvedere nella parte che va verso lo stadio Biondi dove siamo dovuti intervenire ora?».

Poi c’è il capitolo Santa Giusta dove a causa delle piogge del 2 dicembre scorso si sono verificate frane, smottamenti e distacchi del terreno mettendo a rischio 4 abitazioni, in particolare alcune cantine che rimaste in bilico, tra la terraferma e il vuoto. Ma qui oltre alla Regione, la competenza è della Provincia. I tecnici da Chieti hanno effettuato il sopralluogo da cui è emerso che una parte dei lavori si potevano fare subito, perché inseriti nel cantiere aperto nella contrada per le frane, e sono stati in parte fatti apponendo dei teloni, per un’altra parte, invece, i lavori devono essere autorizzati dalla Regione. «Provincia e Regione devono dare risposte immediate per problemi urgenti che il Comune non può affrontare da solo», conclude Di Naccio.

Teresa Di Rocco

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