Furto sacrilego ai Sette Dolori, la chiesa deturpata dai vandali 

Rubate durante la notte le offerte dei fedeli e sporcato con escrementi il pavimento del luogo sacro Nei mesi scorsi a San Marco candelieri trafugati e statua rotta. Il sindaco: «Installate le telecamere»

VASTO . Un gruppo di balordi è entrato nella piccola ma caratteristica chiesa della Madonna dei Sette Dolori e, dopo aver trafugato le offerte, ha fatto anche i bisogni nel luogo sacro. Un comportamento blasfemo e incivile che si aggiunge al lungo elenco di raid e atti sacrileghi compiuti in città ai danni di edifici religiosi. A scoprire l’ennesima incursione in una chiesa vastese è stato ieri mattina, poco prima delle 9, don Luigi Smargiassi. Il sacerdote aveva raggiunto il luogo sacro per celebrare come di consueto la funzione religiosa del mattino. Non appena è entrato, è stato investito dal fetore. Immediatamente si è reso conto di quello che era accaduto: la cassetta delle offerte, che si trova sotto il candeliere, era stata svuotata e il pavimento era stato insozzato con gli escrementi.
L’accaduto ha profondamente indignato i fedeli e non solo loro. «Si tratta di un gesto blasfemo che denuncia la mancanza di rispetto verso un luogo sacro», ha commentato indignato il sindaco di Vasto Francesco Menna, «mi auguro che esista nella zona o nella chiesa un impianto di videosorveglianza che possa aver ripreso l’autore, o gli autori, di questo gesto vile e riprovevole. Ritengo si sia trattato di un’azione compiuta da persone legate al mondo della tossicodipendenza e sicuramente prive di morale. La speranza per identificarle è riposta nelle telecamere».
Purtroppo non è la prima volta che la chiesa della Madonna dei Sette Dolori viene presa di mira. La struttura fa parte della parrocchia di San Marco colpita a sua volta ripetutamente. Il bilancio del parroco, don Nicola Fioriti, è drammatico, in passato sono stati rubati anche quattro candelieri. Spesso i ladri, insoddisfatti del bottino, sfogano la loro rabbia contro gli arredi. Ad aprile dello scorso anno nella chiesa di San Marco è stata rotta la testa alla statua di San Biagio. Sei mesi dopo ancora un furto e danni alla fontanella. Danni anche nella chiesa di San Michele Arcangelo, dove i malviventi distrussero lo sportello d’argento del tabernacolo. Nel 2021 sparì la pisside con le ostie e nel 2019 furono rubati i candelieri contenenti le offerte, poi ritrovati nelle campagne.
I bottini sono spesso modesti, come in questo ultimo caso. Non di rado si tratta di poche decine di euro. Al contrario, l’ammontare dei danni è tanto. Sono più le spese per le riparazioni che le offerte portate vie. il fenomeno tuttavia sta diventando un grosso problema. Lo stesso sindaco invita tutti i parroci a difendersi con adeguati impianti di videosorveglianza. «Le telecamere», insiste Menna, «sono l’unico strumento che può scoraggiare le azioni scellerate e aiutare le forze dell’ordine a identificare gli autori».
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