Gestione del Parco Diocleziano In 15 rispondono al bando

14 Novembre 2014

LANCIANO. Sono ben 15 le domande arrivate in Comune per gestire il Parco Diocleziano. Il bando si è chiuso mercoledì e gli uffici comunali sono già al lavoro per aprire le buste e valutare i...

LANCIANO. Sono ben 15 le domande arrivate in Comune per gestire il Parco Diocleziano. Il bando si è chiuso mercoledì e gli uffici comunali sono già al lavoro per aprire le buste e valutare i progetti. Già, perché la gestione del parco non prevede solo la manutenzione dei 22mila metri quadrati di verde, la sorveglianza e il controllo dell’area, l’apertura e chiusura giornaliera ma anche la gestione dell’edificio esistente in cui devono essere organizzati progetti, attività culturali e ricreative. Il tutto per i prossimi tre anni.

«Non ci aspettavamo una risposta simile da parte delle associazioni di volontariato, cooperative, onlus cui era diretto il bando», commenta l’assessore ai lavori pubblici Antonio Di Naccio, «se pensiamo che al primo bando quattro anni fa partecipò una sola ditta e lo scorso anno furono due le associazioni. Ne siamo ben felici. Valuteremo le proposte e cercheremo di affidare il parco nel più breve tempo possibile perché va riaperto e curato».

Oggi, infatti, il Diocleziano è chiuso. Da quando il Comune nel luglio scorso ha rescisso il contratto stipulato con l’associazione che aveva vinto il bando di gara nell’ottobre 2013 per inadempienza, il parco è in abbandono. Per un periodo è rimasto aperto poi è stato chiuso. Ma affacciandosi e costeggiandolo si notano l’immondizia ovunque, la staccionata e i cartelli divelti e spaccati in più punti, la vegetazione incolta. C’è puzza di urina su una scalinata laterale dei Bastioni. Ci sono scritte sui muri delle arcate del ponte e siringhe. Perché entrare nell’area dal lato dei Bastioni non è difficile. C’è poi tanta desolazione. Che purtroppo accompagna questo “sfortunato”parco dall’inaugurazione nel maggio 2008.

Il problema è che è difficile da raggiungere dal centro della città. Si scende magari agevolmente dalla piazza, ma poi per risalire? Servirebbe un ascensore. Il progetto c’è, ma è legato a quello della realizzazione di un parcheggio per gli autobus turistici nell'area antistante il parco, a pozzo Bagnaro.

Teresa Di Rocco

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