Giallo al cimitero di Fresagrandinaria: la tomba non c’è più

19 Novembre 2025

Una famiglia denuncia la sparizione dei resti di una parente scomparsa 80anni fa

FRESAGRANDINARIA. È giallo in paese sulla scomparsa dei resti di una giovane donna morta 80 anni fa e che i parenti ritenevano riposasse sotto una lapide sulla quale era stata posta una sua fotografia. Nel recarsi al cimitero in occasione delle festività dei defunti, i parenti della hanno trovato la lapide spostata e poggiata su un muro e al suo posto una colata di cemento. Accanto alla lapide anche delle croci. Indignati hanno raggiunto la caserma dei carabinieri e presentato una denuncia. «Dove sono i resti della signora che riposava sotto quella lapide?», chiede l'avvocato Diego Sabatino del foro di Termoli, che rappresenta i familiari della defunta, «Oltretutto la tumulazione è antecedente il 1975, la tomba non poteva essere spostata».

A scoprire l'accaduto sono stati alcuni parenti che vivono nel Vastese, ma c'è anche una parente che vive in America ed è decisa a riavere i resti della congiunta. I carabinieri sono andati in Comune ed hanno acquisito la documentazione necessaria a far chiarezza sulla vicenda. Subito dopo è stato rimesso un rapporto in Procura. Al cimitero di Fresagrandinaria sono in corso lavori perla realizzazione di nuovi loculi. Alcuni sono nel punto in cui era la lapide. Il sindaco di Fresagrandinaria, Lino Giangiacomo tuttavia, oltre a dichiararsi assolutamente tranquillo assicura che sotto la lapide semplicemente alzata e poggiata su un muro, non c'era proprio nulla.

«I resti della defunta non erano sotto la lapide», assicura Giangiacomo. «Gli scavi sono stati fatti con cura e chi li ha eseguiti è stato molto attento. Non sono stati trovati resti di alcun tipo, neppure analizzando la terra. L'ipotesi», ipotizza il primo cittadino, «è che i resti della trentunenne siano stati spostati altrove ma non certo adesso. Chissà quando. Oppure è stata spostata la lapide e i resti si trovano altrove. Noi siamo pronti a dimostrare la correttezza del nostro comportamento. Mai avremmo rimosso un feretro». Resta il fatto che nessuno sembra sapere al momento dove si trova il feretro della povera donna morta nel 1946 a soli 31 anni. La vicenda, come detto, è in mano alla magistratura. Nel frattempo i lavori al cimitero sono stati sospesi.

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