Golden Lady, l'acquirente è sparito

Gissi, i sindacati: vogliamo risposte certe dall'azienda, la politica ci aiuti

GISSI. Il Vastese ha paura di perdere la battaglia, quella decisiva, per il rilancio dell'economia del comprensorio. La convocazione da parte del ministero dell'Economia per il riconoscimento dello stato di crisi non arriva. Il territorio non ha incentivi da offrire agli imprenditori per convincerli ad avviare nuove attività. E per centinaia di lavoratori la cassa integrazione sta terminando.

Il comprensorio è sceso nuovamente in piazza ieri per chiedere aiuto alla politica. «Il conto alla rovescia è iniziato. Da novembre saremo in mezzo a una strada», hanno ripetuto i 382 dipendenti della Golden Lady. La fabbrica ha chiuso a fine novembre 2011. I lavoratori hanno ottenuto la cassa integrazione straordinaria per un anno. «E poi?», hanno chiesto ieri le maestranze. La cordata che avrebbe dovuto rilevare l'azienda tessile resta un acquirente virtuale. «I lavoratori hanno bisogno di certezze», hanno ripetuto i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa. «La Wollo di Torino che si sta occupando della riconversione del gruppo Golden Lady, deve dire chiaramente se ci sono acquirenti oppure no, la politica deve fare la sua parte».

Il Vastese è in affanno e ha bisogno di cure urgenti. Su questo sono tutti d'accordo. A dare la dimensione di quanto la situazione economica sia peggiorata dal 2009 a oggi è il confronto del numero di aziende in cassa integrazione tre anni fa e oggi: dal 10% al 70%. Anche i dati sull'occupazione non sono confortanti. Duemila posti persi (1.000 in edilizia) nel 2011, altri mille a rischio nel 2012. «La cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali aiutano. Ma stanno per finire anche quelli. In qualche caso, come per i lavoratori della Cima Cosmos, gli imprenditori chiudono e basta», hanno ricordato i sindacati ai politici intervenuti al sit-in per rassicurare le maestranze e comunicare la propria solidarietà.

«La Regione sta facendo il possibile per ottenere lo stato di crisi. Dal 17 gennaio è stato aperto un tavolo sul lavoro con Confindustria, Confapi e sindacati», ha ricordato il consigliere regionale Nicola Argirò (Pdl). Anche la Provincia cerca soluzioni per il rilancio del territorio. «Al Vastese sono stati destinati 10,5 milioni per la viabilità e il 31 incontreremo i lavoratori della Cosmos per evitare il loro licenziamento», hanno ripetuto il presidente Enrico Di Giuseppantonio e l'assessore Antonio Tavani. L'ambientalista Ivo Menna ha lanciato un appello al presidente dell'Assovasto, Gabriele Tumini: «Convochi un incontro per aiutare le piccole e medie aziende. Molti lavoratori hanno perso il posto e nessuno lo sa».

Il sit-in sarà ripetuto ogni ultimo sabato del mese.

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