Grave infermiera ferita in aeroporto a Tokio

San Salvo, piede intrappolato nella scala mobile. I genitori: deve rientrare in Italia, qualcuno ci aiuti

SAN SALVO. Doveva essere una spensierata parentesi da ricordare tutta la vita. Lo sarà sicuramente ma non certo in modo positivo. A.R., 34 anni, infermiera di San Salvo è ricoverata in un ospedale di Tokio in seguito a un grave incidente del quale la giovane donna, operatrice sanitaria, è rimasta vittima all’aeroporto della metropoli nipponica.

L’infortunio è avvenuto mentre la donna scendeva la scala mobile per raggiungere l’aereo. La dinamica è da accertare. Stando al racconto dei genitori dell’infermiera, l’ultimo gradino le avrebbe prima risucchiato la borsa poi intrappolato il tallone del piede sinistro recidendolo. La donna è stata subito soccorsa e ricoverata in ospedale. Ma il giorno dopo è iniziata l’odissea per la famiglia. Per riportare A.R. a casa serve un aereo dotato di strutture sanitarie adeguate alla grave menomazione che ha subito l’infermiera.

Le autorità nipponiche non sembrano intenzionate ad accollarsi le spese. La Farnesina lo ha confermato. I genitori sono disperati e chiedono aiuto. «Chiediamo a tutte le autorità preposte di far tornare nostra figlia in Italia. Nel nostro Paese avrebbe cure più adeguate. Mia figlia lavora nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Reggio Emilia», spiega la mamma della giovane. «Il suo contratto è a tempo e scade ad agosto. Se non torna rischia la salute e il posto di lavoro».

Sono diversi gli esponenti politici che hanno deciso di prendere a cuore la questione. Fra loro anche il senatore Gianluca Castaldi (M5S). «Cercherò di fare il possibile per aiutare questa sfortunata donna e la sua famiglia», ha promesso il senatore vastese. Anche Paolo Palomba è intenzionato a cercare un modo per aiutare A.R.. Attraverso la senatrice Federica Chiavaroli, Palomba tenterà di far intervenire anche il ministro Angelino Alfano. Per i genitori di A.R. questi sono momenti drammatici. «Da quello che so i medici giapponesi sono gentilissimi e la stanno curando per evitare infezioni. Ma mia figlia ha bisogno di un intervento delicato. Lei stessa ritiene sia necessario tornare in Italia. Chi può ci aiuti a farla tornare», dice la mamma. (p.c.)

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