Guardiagrele, oscure le cause della morte del barista

Per la Procura non sono necessari approfondimenti sul decesso di Nicola Naccarella, ma la Medicina legale dispone l’accertamento che probabilmente si farà tra oggi e domani

GUARDIAGRELE. La salma di Nicola Naccarella, 55 anni, di Guardiagrele, il barista trovato morto sotto la neve 9 giorni dopo la scomparsa da casa, sarà sottoposta ad autopsia. Se dal punto di vista delle indagini giudiziarie, infatti, la Procura di Chieti ha escluso elementi che fanno ritenere indispensabili ulteriori approfondimenti sul corpo dell’uomo, visto che dalla prima ispezione cadaverica eseguita nell’ospedale di Chieti nel pomeriggio di sabato, la salma non presentava tracce che attribuissero il decesso a terze persone, lo stesso non può dirsi per la medicina legale. Anche perché pare che Naccarella si trovasse in buone condizioni di salute.

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La salma, quindi, è a disposizione della Medicina legale della Asl che dovrà chiarire le cause del decesso e che per questo si è riservata nuovi approfondimenti con il cosiddetto “riscontro diagnostico”. L’autopsia sarà eseguita tra il tardo pomeriggio di oggi e la mattinata di domani. Quindi è ancora da fissare la data dei funerali. Nicola Naccarella è stato trovato morto sabato scorso, intorno alle 11, sul ciglio della strada che da contrada Colle Luna risale a via Orientale, non lontano dal centro storico. L’uomo si era allontanato da casa nella serata della vigilia dell’Epifania per andare a dare da mangiare ad alcuni animali che custodisce nell’abitazione della contrada, almeno a 500 metri di distanza. Naccarella sarebbe deceduto mentre stava tornando nella sua abitazione di via Paolo Urbino, forse la sera stessa. La prima ispezione sulla salma ne ha attributo la morte a un malore conseguente a una congestione. Ma con l’autopsia tutta la vicenda sarà chiarita nel giro di 60 giorni. (r.o.)

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