«Guerriero autentico? Non c’è alcun dubbio»

29 Settembre 2024

CHIETI. «Sono stupito di quanto leggo su chi sostiene che il ministero nasconderebbe addirittura le prove dell’autenticità del Guerriero di Capestrano o non vorrebbe mostrarle»: con queste parole il...

CHIETI. «Sono stupito di quanto leggo su chi sostiene che il ministero nasconderebbe addirittura le prove dell’autenticità del Guerriero di Capestrano o non vorrebbe mostrarle»: con queste parole il presidente della Regione Marco Marsilio è intervenuto sulla questione dell’autenticità della statua in pietra conservata nel museo di Villa Frigerj, simbolo dell’Abruzzo che, dall’anno scorso, è anche inserito nello stemma regionale. Un’autenticità appunto di recente messa in dubbio, con tanto di sospetti sulla “secretazione” di alcuni documenti. Marsilio ha perciò detto la sua al riguardo sabato scorso a Chieti, al convegno “Il Guerriero di Capestrano fra italici, etruschi e l’Europa: percorsi, contesti e modelli a confronto”, organizzato ieri per le “Giornate europee del patrimonio” e in coincidenza con i novant’anni dal ritrovamento. «Ritengo davvero molto curioso», ha detto il presidente della Regione, «che qualcuno nel 1934 possa aver realizzato un monumento, una statua di quelle dimensioni, di quello stile e di quell’altezza, e l’abbia sepolta a Capestrano chissà perché, e poi l’abbia tirata fuori inscenando un falso ritrovamento. Ovviamente non sono un archeologo», ha aggiunto Marsilio, «ma penso che la caratura scientifica, accademica e professionale di chi ha curato e continua tuttora a curare tutti gli aspetti legati ai ritrovamenti archeologici ci possa fornire ampie garanzie sull’autenticità di quest’opera e sul fatto che sia giusto assumerla come elemento identificante della nostra regione».
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