I delitti Calvi e Tortella in cerca di un colpevole

1 Settembre 2010

I precedenti del gennaio 2006 a Chieti e del luglio scorso a Guastameroli di Frisa

CHIETI. La morte di Gino Mincone fa tornare in mente altri due delitti, tutt'ora insoluti. Uno accaduto proprio a Chieti, il 4 gennaio del 2006: l'assassinio di Ofelia Calvi, 83 anni, commerciante. L'anziana donna è stata ammazzata nel corso di un tentativo di furto nell'abitazione in via De Lollis. Secondo gli investigatori sarebbe stata aggredita da due persone; una l'avrebbe soffocata tenendole la bocca chiusa con una mano e l'altra sarebbe entrata nella casa per rubare i soldi e gioielli. A distanza di anni, il caso è stato riaperto grazie all'aiuto dell'Unità delitti insoluti della polizia di Roma. E nel registro degli indagati sono iscritti due nomi, quelli di padre e figlio di Chieti accusati, rispettivamente, di omicidio preterintenzionale e di furto aggravato. Sarà decisiva la prova del Dna per verificare se quello del padre coincide con il profilo di una goccia di sudore rinvenuto sul giaccone di Ofelia Calvi. L'altro delitto insoluto è quello di Emilia Tortella, morta nella notte del 20 luglio scorso sul suo letto di casa, a Guastameroli di Frisa. Ammazzata da diverse coltellate. Una notte da incubo per la famiglia Del Bello: la moglie assassinata e il marito, Luigi, con il setto nasale rotto e con altre ferite. L'anziano ha raccontato di essere stato vittima di un'aggressione. L'inchiesta portata avanti dai carabinieri è ferma anche se circoscritta al nucleo dei familiari e dei vicini di casa: ci sono alcuni indagati, tra cui il figlio. Ma è legata ai risultati delle analisi del Ris. (r.c.)

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