I fratellini e la casa degli orrori «Così papà era violento con noi»

I due bambini più grandi ascoltati dal gip nell’incidente probatorio chiesto dal pubblico ministero Confermata la visione del filmato pornografico. Ma alla fine hanno riabbracciato il genitore

LANCIANO. «Mamma e papà erano tristi e depressi e a casa litigavano spesso». Parole semplici, parole di bambino, che descrivono la difficile situazione familiare in cui vivevano i quattro fratellini di Atessa. Le hanno pronunciate i due bambini più grandi, fratello e sorella di 11 e 9 anni, che ieri mattina sono comparsi davanti al gip Marina Valente per l’incidente probatorio chiesto dal pm Rosaria Vecchi. Ad ascoltarli, in un’altra stanza, c’era anche il padre, 36 anni, finito in carcere con le accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate su moglie e figli.

La casa. L’audizione dei due minori si è svolta, per circa due ore, in maniera protetta in una stanza al primo piano del tribunale di via Fiume. Fratello e sorella sono stati a colloquio con due psicologi nominati dal tribunale e dalla Procura, mentre nella stanza accanto le altre parti seguivano le testimonianze attraverso un monitor. Il maschietto di 11 anni è stato quello sentito più a lungo. In soggezione all’inizio per l’ambiente sconosciuto, il bambino si è poi aperto con la psicologa. «La mia è la casa degli orrori», ha detto riferendosi alle descrizioni che gli articoli di cronaca hanno fatto dell’abitazione della famiglia, ad Atessa. «Mamma era triste, non puliva», ha spiegato il minore.

Litigi e lesioni. «Papà era depresso», ha continuato il piccolo, «a casa lui e mamma litigavano». Era un ambiente problematico quello descritto dal bambino sul quaderno di scuola e confermato ieri davanti al giudice. Al piccolo è stato chiesto conto anche delle ferite e delle lesioni che, secondo le accuse, il padre avrebbe provocato ai figli, anche con armi da taglio. Tra gli episodi contestati c’è quello di un dito schiacciato a causa del lancio di un pezzo di legno. Il bambino ha spiegato che il ferimento è avvenuto mentre aiutava il padre e lo zio a tagliare la legna. Il genitore lo aveva avvertito di spostarsi, ma lui non lo aveva fatto finendo per ferirsi. I bambini avrebbero confermato le ferite, al braccio o alla coscia, procurate con il lancio di coltelli.

Il film porno. Secondo le indagini della polizia, il padre dei quattro fratellini avrebbe costretto i figli a vedere insieme a lui un video pornografico. Gli investigatori hanno sequestrato in casa dei dvd di film a luci rosse. I bambini hanno confermato la circostanza, specificando che si è verificata una sola volta.

L’incontro col padre. Al termine del colloquio i due bambini hanno chiesto del padre e di poterlo salutare. L’incontro è stato fugace, il tempo di un abbraccio sotto gli occhi del giudice. All’uomo, 36 anni, disoccupato, il tribunale dei minori ha sospeso la patria potestà. I bambini e la moglie, da un mese, sono ospiti di una casa famiglia, affidati ai servizi sociali di Atessa.

Stefania Sorge

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