I politici e la crisi della Val Sinello

Confronto oggi tra sindacati e candidati alla carica di presidente della Regione

GISSI. Da due anni vivono i bilico fra promesse e delusioni. Per più di 200 lavoratori della ex Golden Lady il futuro è farcito solo di incertezza. Eppure i politici continuano a dichiarare che la soluzione è vicina. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Germano Di Laudo, Beniamino Primavera e Antonio Cardo, hanno deciso a questo punto di organizzare per oggi un presidio-confronto tra le maestranze della ex fabbrica di calze e i politici. I sindacati hanno chiesto al governatore Gianni Chiodi, e ai candidati alla poltrona di governatore, Luciano D’Alfonso, Maurizio Acerbo e Sara Marcozzi, di intervenire, parlare con i lavoratori e farsi portatori di proposte e soluzioni finalizzate al superamento della gravissima crisi sociale e occupazionale che attanaglia la Val Sinello. Perché se Golden Lady non riesce a decollare non stanno meglio il Pantalonificio d’Abruzzo, Valteck e il gruppo Valsinello.

L’area industriale di Gissi sta morendo. Il caso Golden Lady è emblematico. Ad oggi c’è un solo imprenditore disposto a rilevare una piccola fetta dell’azienda assumendo 60 persone e non prima di fine estate. Altri 200 lavoratori restano a piedi. «La politica si attivi per dare un futuro a questi lavoratori», affermano Cgil, Cisl e Uil. L’odissea dei lavoratori Golden Lady è riassunta in due esposti presentati in Procura. In due anni hanno perso il lavoro per due volte. Servono incentivi, idee, soluzioni che attraggono nuovi investimenti. Nessuno pare abbia più voglia di scommettere sulla Val Sinello. La politica ha un ruolo importante.

È per questo che Di Laudo,Primavera e Cardo chiedono impegni precisi ai futuri governanti abruzzesi. Il Vastese deve tornare ad essere annotato sull’agenda della Regione. «La parte meridionale dell'Abruzzo ha bisogno dell’attenzione di tutte le istituzioni», ripetono da mesi Cgil, Cisl e Uil. Oggi nel faccia a faccia con i candidati saranno gli stessi lavoratori a chiederlo ai politici. (p.c.)

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