san vito, la protesta di borgo di gualdo

I residenti: il perito conferma le fogne diverse dal progetto

SAN VITO. Una situazione gravissima, al limite dell’invivibilità. È questo che raccontano i residenti del complesso edilizio Borgo di Gualdo, teatro di numerosi allagamenti a causa dell’allaccio a...

SAN VITO. Una situazione gravissima, al limite dell’invivibilità. È questo che raccontano i residenti del complesso edilizio Borgo di Gualdo, teatro di numerosi allagamenti a causa dell’allaccio a una conduttura fognaria secondaria e sottodimensionata rispetto al numero delle abitazioni.

L’ultimo “rigurgito” di fogna è avvenuto proprio ieri mattina al primo piano di una palazzina: dal bagno i liquami fuoriusciti dalla conduttura hanno invaso tutto l’appartamento. La famiglia si è vista costretta a chiamare in fretta e furia una ditta di spurgo. E sarebbero numerosi gli episodi del genere, tanto che i condomini, esasperati, non solo si sono rivolti al sindaco, Rocco Catenaro, ma anche ad un avvocato e alla Procura della Repubblica di Lanciano che ha aperto un’indagine.

Nel frattempo l’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza per la demolizione delle opere realizzate dalla società Polycenter srl non conformi a quanto previsto nella progettazione presentata in comune. «È bene rimarcare», scrivono gli inquilini che si sono rivolti all’avvocato Teresa Geniola, del foro di Lanciano, «che dopo aver subito una serie di allagamenti con innumerevoli danni alle strutture, all’arredo e alla salubrità degli ambienti, l’assemblea condominiale del Borgo di Gualdo ha deciso di affidare a uno studio di Pescara l’elaborazione di una perizia che ha evidenziato una serie di irregolarità nella realizzazione della rete fognaria. Le risultanze della perizia sono state pienamente confermate dal tecnico nominato dal tribunale di Lanciano nel procedimento di accertamento tecnico preventivo instaurato nel luglio 2013 e conclusosi a febbraio. Il consulente del tribunale oltre ad aver accertato una serie di incongruenze nella realizzazione degli impianti, ha ribadito, in particolare, che la rete fognaria realizzata è difforme dal permesso di costruire rilasciato dal Comune di San Vito oltre che dalla convenzione stipulata tra l’ente e la società Polycenter per le opere di urbanizzazione primaria».

I condomini negano, come aveva invece affermato la ditta, che solo un numero esiguo di famiglie sia stato interessato dagli allagamenti: «Ci sentiamo truffati», scrivono, «la quasi totalità delle famiglie del Borgo di Gualdo non è affatto soddisfatta: ecco perché oggi siamo tutti uniti nelle varie azioni intraprese nelle sedi competenti per tutelare i nostri diritti».

Daria De Laurentiis

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