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I tartufai: ronde contro gli “abusivi”

GUARDIAGRELE. L’Associazione Tartufai della Maiella scende in campo per combattere il grave fenomeno delle zappature andanti di tartufaie di scorzone che continuano a verificarsi nella zona,...

GUARDIAGRELE. L’Associazione Tartufai della Maiella scende in campo per combattere il grave fenomeno delle zappature andanti di tartufaie di scorzone che continuano a verificarsi nella zona, procurando la distruzione di numerose tartufaie.

I soci del sodalizio, nella loro ultima riunione dello scorso 14 marzo, hanno infatti deciso di formare delle speciali squadre di sorveglianza del territorio, per scoprire eventuali “zappatori”. «Una volta individuati questi soggetti», spiega il presidente del sodalizio, Ettore Cristini, «li segnaleremo subito alla Forestale e ai carabinieri. Riteniano di poter svolgere bene questa funzione di controllo», osserva Cristini, «perché ognuno di noi conosce molto bene la zona e le tartufaie che vengono prese di mira da questi delinquenti comuni».

Cristini ricorda quindi che in questo periodo i tartufi non sono ancora maturi. Lo saranno, infatti, solo quando i cani avvertiranno il profumo emanato dagli stessi. «Quelli che si trovano attualmente», precisa Cristini, «sono tartufi immaturi, che, purtroppo, vengono raccolti da fuorilegge, perché sono pagati anche 80 euro al chilo da grossisti senza scrupoli che li utilizzano per fare i barattoli, nei quali, per legge, deve esserci solo una percentuale di tartufo, anche se immaturo, in quanto il sapore verrà poi assicurato da aromi sintetici immessi nella confezione».

Il Presidente dei Tartufai della Maiella, evidenzia infine che, purtroppo, questi tartufai improvvisati, armati di zappa o bidente, non sanno che nelle tartufaie che colpiscono, non crescerà più nulla negli anni a venire. «In quel modo», conclude Cristini, «distruggono, forse, senza saperlo, tartufaie attive da anni».

Giovanni Iannamico

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