Il circo Bellucci viaggia verso l'Abruzzo

La nave è partita da Sfax, i parenti: quando arrivano faremo una festa
LANCIANO. È arrivata ieri sera alle 22,30 nel porto di Napoli la nave che ha riportato in Italia la carovana del circo Bellucci e dei due luna park rimasti bloccati in Tunisia al momento della sollevazione popolare, a Sfax. La nave 'Toscana' della Tirrenia è stata inviata nel porto di Sfax dall'Unità di Crisi della Farnesina per consentire alle circa 200 persone del circo Bellucci e dei due luna park di rientrare in Italia con animali e attrezzature al seguito.
La carovana si trovava a Sfax, 270 km a est di Tunisi, al momento della rivolta popolare e sarebbe dovuta rimanere in Tunisia fino a settembre prossimo come previsto dalla tournee. Quando il circo Bellucci si è esibito a Tunisi nei mesi scorsi era presente allo spettacolo anche l'ex presidente tunisino, Ben Alì.
"Il viaggio è andato bene, il mare era un po' mosso ma non abbiamo avuto problemi", dice all'Agi Attilio Bellucci, patron del circo, "abbiamo scaricato tutto e ora stiamo andando a Marino, in provincia di Roma per lavorare e per consentire ai veterinari di effettuare i controlli sugli animali. Quanto prima chiederò al ministro degli Esteri Frattini di ricevermi per poterlo ringraziare di quanto lui, l'unità di crisi e l'ambasciatore in Tunisia, Benassi, hanno fatto per noi. Abbiamo passato momenti terribili, temevamo per le nostre mogli e i nostri bambini quando fuori si sparava. Ora siamo a casa, finalmente".
La carovana si trovava a Sfax, 270 km a est di Tunisi, al momento della rivolta popolare e sarebbe dovuta rimanere in Tunisia fino a settembre prossimo come previsto dalla tournee. Quando il circo Bellucci si è esibito a Tunisi nei mesi scorsi era presente allo spettacolo anche l'ex presidente tunisino, Ben Alì.
"Il viaggio è andato bene, il mare era un po' mosso ma non abbiamo avuto problemi", dice all'Agi Attilio Bellucci, patron del circo, "abbiamo scaricato tutto e ora stiamo andando a Marino, in provincia di Roma per lavorare e per consentire ai veterinari di effettuare i controlli sugli animali. Quanto prima chiederò al ministro degli Esteri Frattini di ricevermi per poterlo ringraziare di quanto lui, l'unità di crisi e l'ambasciatore in Tunisia, Benassi, hanno fatto per noi. Abbiamo passato momenti terribili, temevamo per le nostre mogli e i nostri bambini quando fuori si sparava. Ora siamo a casa, finalmente".
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