Il professor Andrea De Luca, 55 anni, era nato a Chieti

LUTTO NEL MONDO ACCADEMICO

Il cordoglio dell'università di Siena per la morte di De Luca

Luminare delle Malattie infettive, teatino, grazie a lui si sono raggiunti importanti risultati per le nuove terapie sull'epatite C

SIENA. Cordoglio del rettore dell'università di Siena Francesco Frati e del direttore dell'azienda ospedaliero universitaria Valtere Giovannini per la scomparsa, ieri, in un incidente a Carsoli, sulla strada di Roma, del professor Andrea De Luca, «un grande professionista e un brillante ricercatore». De Luca era nato a Chieti nel 1964, infettivologo, era professore ordinario al dipartimento di Biotecnologie mediche dell'università di Siena e responsabile dell'unità operativa complessa di Malattie infettive universitarie del policlinico senese. «Ricevo con sconcerto e profondo dolore questa notizia»  sottolinea il rettore dell'ateneo Francesco Frati. «De Luca era un ricercatore brillante, un medico attento ma anche un grande divulgatore, sempre in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e in particolare nella sensibilizzazione degli studenti e dei giovani sul tema dell'aids. Ci lascia uno scienziato e un uomo di grande qualità».

«Siamo sconvolti per la terribile notizia» sottolinea Giovannini, «De Luca era un professionista eccellente, sempre disponibile. Da sempre impegnato nelle attività di sensibilizzazione, prevenzione e cura per la lotta all'Aids; grazie a lui abbiamo raggiunto grandi risultati anche per le nuove terapie per eradicare l'epatite C».