Il quartier generale di Michetti

Il presidente del consiglio presenta i suoi piani per la Regione
CHIETI. Alla presenza di simpatizzanti e sostenitori di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, ieri, nei locali di via Salomone 8, è stato inaugurato il comitato elettorale di Marcello Michetti, candidato al consiglio regionale. Al taglio del nastro ha partecipato il portavoce provinciale del partito Antonio Tavani, candidato al parlamento europeo e vice presidente della Provincia. Michetti, presidente del consiglio comunale, ha ripercorso le ragioni del suo impegno politico «per dire basta ai nominati delle liste bloccate, permettendo agli elettori di scegliere i propri rappresentanti; ai clandestini , regolando i flussi migratori verso l'Italia; all'Europa dei mercanti e della banche e all'Euro a trazione tedesca, riconquistando la nostra sovranità monetaria, sbarrando la strada alla speculazione dell'alta finanza e alla sleale concorrenza commerciale e industriale dei paesi in via di sviluppo».
Il candidato ha poi tracciato le linee guida dell'impegno del suo partito e di se stesso alle regionali. Innanzitutto ha riconosciuto i meriti del governo Chiodi «che ha conseguito importanti risultati attraverso: la sensibile riduzione del debito pubblico regionale sceso del 25%; l'eliminazione dei vitalizi a consiglieri e assessori; la riduzione dei costi della politica, portando i consiglieri da 45 a 31 e gli assessori da 10 a 6; il raggiungimento per tre anni consecutivi del pareggio di bilancio nel campo della sanità, che da sola rappresenta il 90% dell'intero costo di gestione della regione e infine il sostegno delle politiche turistiche e dell'innovazione». Michetti si è poi impegnato «a porre la propria massima attenzione e sensibilità alla questione morale, alla difesa dell'ambiente, alla valorizzazione dei territori interni e delle sue specificità culturali, tradizionali, e agro alimentari».
Ha infine definito "obiettivo preminente" l'implementazione del progetto per la composizione di una macro regione con le Marche e il Molise «in modo da realizzare un effettivo rapporto di scambi commerciali economici e turistici con le regioni dell'altra sponda europea dell'adriatico».