FURCI

Il Tar boccia la discarica di rifiuti speciali

I giudici amministrativi accolgono il ricorso del Comune e annullano il parere del comitato Via. Il sindaco Marchione: "Vittoria della comunità contro l'arroganza della Regione"

FURCI. "E' una vittoria della comunità, i nostri argomenti hanno battuto l'arroganza della Regione". Così il sindaco di Furci, Angelo Marchione, commenta la sentenza del tribunale amministrativo regionale dell'Aquila che ha annullato l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del 5 marzo 2020 con cui la Regione aveva concesso alla società Vallecena srl la costruzione in località Cicella di una discarica per rifiuti non pericolosi da 150mila metri cubi, a poca distanza dall’impianto del Civeta di Cupello. Una proposta, quella di realizzare una discarica in una splendida campagna, partita 16 anni fa e che da subito ha visto l'opposizione compatta dei cittadini e delle amministrazioni locali.

E' giunta, quindi, al capolinea una lunga vicenda giudiziaria iniziata con la presentazione del progetto da parte della società proponente. L’accoglimento del ricorso da parte del Tar dell’Aquila è una vittoria per il Comune di Furci che con il sindaco Angelo Marchione è da sempre in prima linea nella battaglia contro la discarica. Per i giudici amministrativi regionali – presidente Realfonzo, affiancato da Mario Gabriele Perpetuini e Maria Colagrande - sono del tutto condivisibili le argomentazioni portate avanti dall’amministrazione comunale tramite l’avvocato Herbet Simone che aveva contestato la legittimità del parere favorevole del Comitato di valutazione di impatto ambientale della Regione e l’autorizzazione finale del servizio rifiuti. Entrambi i provvedimenti sono stati annullati dal Tar dell’Aquila che ha accolto la tesi portata avanti dal Comune.

La mobilitazione contro la discarica è stata condivisa in tutti questi anni anche dal Forum H2O e dal Comitato per la difesa del comprensorio. Secondo i due sodalizi la Regione, nel rilasciare l’autorizzazione non ha tenuto conto delle enormi criticità ambientali della zona interessata alla realizzazione della discarica, a poca distanza dall’impianto del Civeta di Cupello, ma in territorio di Furci. In particolare il progetto viene ritenuto dannoso per lo sviluppo economico di un territorio di grande pregio dal punto di vista dell'agricoltura. Tra i motivi del no anche la presenza di un tratturo e di una falda nell’area interessata alla realizzazione dell’invaso. (a.b.)

"Oggi la nostra comunità consegue una vittoria cruciale contro un progetto assolutamente incompatibile con il nostro paesaggio, le nostre produzioni agricole di qualità e con il torrente Cena, già sottoposto a troppe pressioni", dichiarato Angelo Marchione, sindaco di Furci. "Ha vinto la nostra tenacia sull'arroganza di una Regione che è rimasta sorda ai nostri argomenti. Ringrazio i 28 sindaci e le amministrazioni dei comuni del comprensorio che, insieme al Consiglio comunale di Furci, in questi anni hanno partecipato alla mobilitazione, l'avvocato Herbert Simone... Augusto De Sanctis del Forum H2O, l'ingegner Tommaso Giambuzzi, l'architetto Eliodoro Mucilli e l'ufficio tecnico del nostro comune, il vicesindaco Fabio Di Vito e tutta l'amministrazione comunale. Dedico questa vittoria a Nicola Argentieri ed Ercole Elberti, due persone che purtroppo non ci sono più e che oggi avrebbero sicuramente gioito con noi".