Sabrina Fizzani, 27 anni, morta nello schianto con una mietitrebbia

FOSSACESIA / TRAGEDIA STRADALE

Il titolare del bar: ragazza unica Il sindaco: vicini alla famiglia

A parlare sono alcuni residenti di via Mediana, proprio a pochi metri dal punto in cui il cuore di Sabrina ha cessato di battere

FOSSACESIA. «È la prima volta che in questo tratto di strada si verifica un incidente così tragico». A parlare sono alcuni residenti di via Mediana, proprio a pochi metri dal punto in cui il cuore di Sabrina Fizzani, 27 anni, ha smesso di battere nella prima giornata soleggiata d’estate.
«Siamo sconvolti, la famiglia Fizzani è conosciuta e benvoluta da tutti qui. Il padre Mario è priore della festa di San Nicola. Una famiglia molto vicina alla Chiesa», aggiungono all’unisono, «la conoscevamo bene, lavorava al bar dello stabilimento balneare Mare Blu di Borgata Marina, a Torino di Sangro. Era una ragazza solare, vivace e dinamica, molto legata alle due sorelle, Francesca e Lorena: era la più piccola».

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La salma dopo le 18,30 è stata trasportata dal personale dell’impresa funebre Martelli, in via Cupa Sant’Agnese, nell’abitazione in cui viveva con i genitori, Mario e Anna.
«Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’incidente stradale», afferma il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, «che ha provocato la morte di Sabrina, una ragazza solare. In questo momento di dolore, a nome anche dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadina, sono vicino nella solidarietà e nella preghiera ai familiari. Al papà, alla mamma e alle sorelle voglio dedicare una frase di Sant’Agostino: “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono dovunque noi siamo”».
A piangerla, ancora sconvolti, sono gli amici. «La ricorderemo sempre, perché vivrà nei nostri cuori, come una ragazza onesta, tenace e sempre sorridente». «Era alla quarte estate con noi. Lo staff la adorava. Per me era una sorella, il mio braccio destro», scoppia in lacrime Tony Iezzi, titolare del Mare Blu di Torino di Sangro che Non riesce a trattenere il dolore. Iezzi è distrutto. «Lei nel lavoro dava non il massimo, ma di più, sempre». Iezzi ferma la sua testimonianza su questa ragazza che aveva solo amici, perché chi la conosceva non poteva che amarla. «Oggi (ieri per chi legge, ndc) il nostro locale è rimasto chiuso, per noi è una giornata di lutto», continua Iezzi. «Era una grande lavoratrice, aveva un modo di fare, unico, prezioso: affabile, responsabile nelle mansioni. Non ho mai conosciuto una ragazza così, mai. Non disponibile, ma di più. Era una perfezionista, avrebbe potuto fare marketing, avrebbe potuto fare strada, poteva insegnare agli altri quello che lei amava e sapeva fare benissimo. Una principessa anche nel preparare i cocktail. Non si tirava mai indietro. Mi è andato via un pezzo di cuore. In sala, negli ordini», prosegue Iezzi, «anticipava il cliente, che ben consigliava. In queste ore mi hanno telefonato da tutta l’Italia, da Napoli, da Milano. Una nostra cliente, appena ha appreso della sua morte, ci ha contattato per avere conferma che Sabrina fosse volata in cielo. Fino alla settimana scorsa, Sabrina era stata impegnata con questi clienti, si erano salutati dandosi appuntamento a luglio. Ma lei non ci sarà».
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