Il vivaio forestale di Chieti Scalo su Striscia la Notizia / VIDEO

Gli altri sono a Casoli, Collecorvino, L'Aquila e Roccaraso. La denuncia del Forum H2O: «Il patrimonio della Regione lasciato morire, gli alberi abbandonati»

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CHIETI. Il caso dei vivai forestali della Regione Abruzzo, alcuni dei quali abbandonati da tempo, è approdato su Striscia la Notizia con un servizio in cui è andato in onda quello di Chieti Scalo con le strutture e centinaia di piante lasciate deperire. «Un patrimonio di enorme importanza che la Regione Abruzzo sta letteralmente lasciando marcire alla faccia degli obiettivi fissati dalle leggi e dalle delibere regionali: dal rimboschimento alla conservazione del germoplasma, dalla distribuzione ai comuni e alle scuole alla rinaturalizzazione nei cantieri».
A dirlo è il Forum H2O, il cui rappresentante Augusto De Sanctis (nella foto) ha ricostruito insieme a Pinuccio (nel riquadro della foto) del tg satirico, i vari passaggi che stanno determinando questa situazione con un patrimonio ricchissimo in terreni, strutture, attrezzature e piante «che la Regione sta letteralmente mandando in malora».

I vivai forestali regionali sono situati nei comuni di Casoli (CH), Chieti Scalo (CH), Collecorvino (PE), L’Aquila (AQ) e Roccaraso (AQ).

Il vivaio Santa Filomena di Chieti scalo è ampio ben 5 ettari ed è situato un una posizione strategica in piena area metropolitana. Di fatto un polmone verde tra Megalò, l'asse attrezzato e l'autostrada. Centinaia di piante di grandi dimensioni, dagli ornielli agli splendidi lecci, che farebbero ricco qualsiasi vivaio, sono ormai quasi coperti di rovi e rampicanti. Le piantine in centinaia di fitocelle sono state lasciate morire. Centinaia di metri quadrati di strutture tra uffici e capannoni sono chiusi da tempo e iniziano a mostrare segni di decadenza.
«Nella Regione Verde d'Europa vivai di enorme importanza sono lasciati all'incuria o sono sotto-utilizzati da anni», dicono dal Forum H20. «Fino al 2016 erano ben 11 ma già si avvertivano segnali negativi: tra il 2012 e il 2016 i dipendenti regionali addetti ai vivai erano passati da 27 a 11. Contestualmente il corpo forestale dello Stato, che supportava la gestione con una convenzione con la regione aumentando il numero di addetti con gli stagionali, è confluito nei carabinieri per cui non si è occupato più della gestione di questi vivai».
Dal Forum quindi arriva l’auspicio «che la Regione Abruzzo torni ad adempiere pienamente ai suoi compiti nei confronti della cittadinanza gestendo correttamente un patrimonio verde che ha un grande valore sociale».
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