In aumento violenze sessuali e bancarotte

L’attività della Procura nel 2013: «Ma le donne non provano più vergogna a denunciare gli abusi»

LANCIANO. Falso in bilancio e bancarotta fraudolenta, violenza sessuale e stalking. Sono i reati che hanno fatto registrare un sensibile aumento nell’attività della Procura di Lanciano nel 2013. Cresce del 5,5% il numero dei procedimenti aperti nei confronti di autori di reati identificati (3.426 in totale), mentre le pendenze diminuiscono del 6,7%.

Violenza sulle donne. I delitti di violenza sessuale, rispetto al 2012, sono aumentati del 90% per quanto riguarda il numero degli indagati e del 130% come numero di procedimenti in corso; stesso trend in crescita per i reati di stalking (più 100% di procedimenti e più 95% di indagati). «Non sono aumentati i reati, ma le denunce», precisa il sostituto procuratore Rosaria Vecchi, che ha la delega per i reati contro i più deboli, donne e bambini in particolare, «e questo grazie anche all’attività extragiudiziaria, di sensibilizzazione, che facciamo nelle scuole e a contatto con i giovani. Le donne si armano di coraggio, non provano più un senso di vergogna a denunciare i maltrattamenti».

Effetto crisi. Il vero boom sta nei reati di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta, che hanno fatto registrare un più 350% di indagati e più 105% come numero di procedimenti in corso. «È uno degli effetti della crisi economica», spiega il sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo, che segue i reati tributari, il cui trend è invece in calo: procedimenti e indagati si sono dimezzati rispetto al 2012. In aumento anche i dati sui delitti contro la pubblica amministrazione (concussione, corruzione, peculato), aumentati rispettivamente del 20 e 25%.

Sequestri. Nel 2013 la Procura ha sequestrato e confiscato beni - immobili, contanti, quote societari, conti correnti - per 23 milioni di euro. Come misure preventive sono stati sequestrati o confiscati: 81 beni immobili, totalità delle quote sociali di quattro società, 12 beni mobili registrati, per un ammontare di 10 milioni di euro. I sequestri penali ammontano, invece, a 13 milioni di euro, il valore complessivo di 16 beni immobili (per circa 3 milioni di euro), 20 veicoli (circa 140 mila euro), titoli e contanti per 140 mila euro e quasi 10 milioni di beni di diversa natura per quanto riguarda i sequestri per equivalente (per gravi reati in materia di inquinamento) e conservativi.

Furti. Alta è l’attenzione della Procura sul fenomeno dei furti in abitazione. «Si è registrato un aumento, ma in alcuni casi i responsabili sono stati arrestati», nota il procuratore capo, Francesco Menditto, che sottolinea il contributo alle attività giudiziarie delle forze di polizia che operano sul territorio nonostante la carenza di mezzi e uomini, «polizia e carabinieri stanno cercando di aumentare l’attività di prevenzione. Indagini sono in corso. Fondamentali sono state le tempestive richieste di intervento dei cittadini: bisogna continuare a denunciare e segnalare».

Stefania Sorge

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