LANCIANO

In due arrestati per estorsione: «Paga o mettiamo fuoco al bar»

La vicenda per un debito di droga di 350 euro, poi salito a 500, e non saldato alla scadenza concordata

LANCIANO. Minacciano di morte i proprietari e di mettere fuoco al bar per riscuotere un debito di droga. Due giovani sono finiti agli arresti domiciliari per tentata estorsione e un terzo è indagato.

Si tratta di Alessio Fanci, 25 anni, di Lanciano, già ai domiciliari per atti persecutori e lesioni ai danni della ex fidanzata (indagine dei carabinieri di Lanciano), e di Madalin Vasile Neagu, 18 anni, romeno residente a Filetto. Indagato è D.D.P., 29 anni, residente pure a Filetto. I fatti contestati risalgono a maggio e prendono il via da un episodio di spaccio.

M.A.P., figlio della proprietaria di un bar di via Del Mare, incontra Neagu in zona Olmo di Riccio, accompagnato in auto dall’amico 29enne. Il diciottenne gli cede 30 grammi di hashish per 350 euro, che il giovane si impegna a pagare successivamente lasciando il portafogli e il telefono cellulare a garanzia del pagamento. Passano i giorni, però, e il debito non viene saldato. Circa tre settimane dopo, il 23 maggio, Neagu torna a farsi vivo e invia, tramite una app di messaggistica più sicura e criptata di Whatsapp, ripetuti messaggi minatori: “Mi porti i soldi? Ti trovo e sei morto”, “Sto al bar di tuo padre, sta a venì il più pazzo di Lanciano, ti sfonda tutto, lo dico per te”. E in effetti Neagu e l’amico si recano al bar della famiglia del giovane. La somma da pagare ammonta a 500 euro: 350 pattuiti per la cessione di droga e 150 per il ritardo nel pagamento. (s.so.)

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