In Provincia il caso Golden Lady

Gissi, convocata la Consulta del lavoro. Il sindaco incontra Cgil, Cisl e Uil

GISSI. Vertenza Golden Lady: il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ha convocato per domani la Consulta del lavoro. La riunione, per discutere la crisi in Val Sinello e la paventata chiusura dell'industria, si terrà a Chieti. Sabato, in un incontro con i sindacati, il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, ha invocato un piano di riconversione produttiva dello stabilimento.

Il rischio che fra otto mesi la fabbrica abruzzese possa chiudere è concreto. I sindacati sono riusciti ad ottenere sussidi per altri otto mesi, ma dopo quella data c'è il buio totale.

«Si è parlato di una cordata di imprenditori abruzzesi intenzionata a riconvertire la Golden Lady in una eco-azienda. Al momento si tratta solo di una voce ma senza alcun riscontro», dice il sindaco Marisi.

«L'unica proposta presentata», riprende Marisi, «è quella della dirigenza Golden Lady che intende trasformare la fabbrica in un centro commerciale, riassorbendo tutti i lavoratori. Allo stato attuale il Comune non ha alcun potere decisionale in merito. Tocca alla Regione valutare la proposta. Quando e se il progetto dovesse arrivare in Comune sarà il consiglio comunale a decidere. Io non sono né a favore né contro. Personalmente», tiene a sottolineare Marisi, «sono a favore di qualsiasi iniziativa porti concretamente lavoro e rilanci l'economia di questa vallata».

Ed è quanto stanno cercando di ottenere anche i sindacati e i rappresentanti provinciali del Pd.

La richiesta di intervento delle istituzioni, presentata a fine anno dal capogruppo del Pd, Camillo D'Amico, è stata finalmente accolta dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio.

Domani si riunisce a Chieti, la Consulta del lavoro. All'incontro prendono parte i responsabili di Assindustria e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. L'obiettivo è quello di scongiurare il progetto di mobilità presentato dalla dirigenza della Golden Lady. Federico Destro, dirigente dell'azienda lombarda, e Gino Paglione, responsabile dello stabilimento di Gissi, hanno chiesto la mobilità per 250 lavoratori dell'industria tessile su 382. Il provvedimento sarebbe stato avviato tra qualche mese, alla scadenza della cassa integrazione straordinaria.

Giuseppe Rucci (Cgil), Arnaldo Schioppa (Uil) e Franco Zerra (Cisl) hanno convinto l'azienda a concedere altri otto mesi di cassa integrazione in deroga. «E' un accordo-tampone. La vertenza, infatti, resta al momento molto delicata», insistono i sindacati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA