Ipotesi Marcianese per il nuovo ospedale

Il centrodestra: il Renzetti si può spostare. L'area industriale alternativa a via Del Mare

LANCIANO. È scontro tra maggioranza e opposizione sulla costruzione del nuovo ospedale. Entrambe le coalizioni vogliono che il nuovo Renzetti resti in città e che Regione e Asl considerino il progetto di costruirlo nell'area attuale. Ma in consiglio si è aperta una frattura sulla possibilità di spostare il presidio. Per il centrosinistra non ci sono alternative: l'ospedale nuovo deve "rinascere" in via del Mare. Per il centrodestra, se la Regione chiuderà il presidio di Atessa e gli spazi attuali non sono sufficienti, il Renzetti va spostato. Come area di destinazione spunta l'ipotesi di contrada Marcianese.

Non è uscito dal consiglio comunale di venerdì sera un documento unitario sulla costruzione del nuovo ospedale. La maggioranza ha approvato da sola, con 14 voti, il documento in cui chiede alla Asl di costruire il nuovo presidio nell'area attuale del Renzetti e di aprire un tavolo di concertazione allargato alla Regione. Hanno votato contro Pdl, Udc, Con Bozza sindaco ed Energie Nuove.

«La posizione della maggioranza chiude ogni possibilità di dialogo», dichiara Manlio D'Ortona, capogruppo Pdl, «siamo d'accordo con la realizzazione del nuovo ospedale nell'area in cui sorge il Renzetti, se ci sono i requisiti tecnico-finanziari. Siamo però aperti a delocalizzarlo se sorgono problemi per i finanziamenti, gli spazi a disposizione, la difficoltà nel gestire un cantiere in un'area in cui ci sono malati».

Dove spostarlo? Spunta l'idea di Marcianese. L'area della zona industriale si è inserita fra le ipotesi di Sant'Onofrio e Villa Martelli, riscuotendo subito consensi nella minoranza, perché è facilmente raggiungibile dal centro, è collegata alla costa con la Variante e all'entroterra da Castel Frentano. Ma il centrosinistra di spostare l'ospedale non ne vuole sapere. «Parte della maggioranza si è chiusa dietro posizione populiste», sostiene Paolo Bomba, capogruppo Udc, «non ascoltando il sindaco Mario Pupillo che ha aperto ad altre soluzioni, e rischiando di farci perdere i finanziamenti».

Secondo Ermando Bozza (Cbs) arroccarsi su posizioni demagogiche non porta nulla di buono. «Anche la Asl è un muro e non è chiara», afferma Bozza, «non sappiamo cosa intende fare degli ospedali: se Atessa chiude Lanciano avrà 300 posti? Senza certezze non possiamo decidere dove spostare il presidio».

Nel documento della minoranza trova spazio anche l'idea di utilizzare l'area di risulta dell'ex Renzetti per creare un Polo sanitario in cui collocare il distretto di base di via Don Minzoni e gli uffici amministrativi rimasti in via Spaventa. Voce fuori dal coro dell'opposizione è però l'ex sindaco Filippo Paolini, coordinatore del Pdl: «Basta con le prese in giro della Asl. Il progetto per il nuovo ospedale c'è ed è quello dell'ex manager Caporossi nel sito dove si trova il Renzetti».

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