L'ecografo rotto allunga le liste di attesa

Ospedale, disagi a radiologia per il macchinario fermo due giorni e vecchio di 12 anni

LANCIANO. Sono riprese ieri le ecografie nel reparto di radiologia dell'ospedale Renzetti dopo due giorni di stop a causa della rottura della stampante. Un guasto che ha causato altri problemi agli utenti costretti già a dover attendere 181 giorni per effettuare l'esame nel reparto. Il macchinario è obsoleto, deve essere sostituito. E mentre nel vecchio ospedale si cerca di andare avanti tra mille difficoltà, dopo giorni di silenzio si torna a parlare del nuovo presidio, che secondo l'amministrazione comunale, è sempre più un miraggio, una sorta di bluff della giunta regionale.

E' stata la rottura della stampante a bloccare per due giorni le ecografie nel reparto di radiologia dell'ospedale Renzetti. Una donna si è vista rinviare l'esame, urgente, per due giorni di seguito, e solo ieri è riuscita a farlo, evitando di rivolgersi al privato. Ma, il blocco dell'ecografo, seppure di due giorni, ha contribuito ad allungare liste di attesa che già sono chilometriche. Si attendono, infatti, 181 giorni prima di effettuare l'esame in radiologia, 114 giorni in più rispetto a tre mesi fa. E non è stato piacevole, dopo aver atteso sei mesi, vedersi rinviare l'esame per la rottura della stampante. Anche perché non è la prima volta che il macchinario si rompe. Si è bloccato diverse volte visto che è un apparecchio che ha 12 anni. La Asl lo scorso anno aveva sistemato temporaneamente un altro ecografo in radiologia per smaltire le file e sembra intenzionata a riproporre la stessa soluzione oggi.

«L'azienda ha avviato le procedure per l'acquisto del nuovo ecografo», assicurano dalla sede Asl di Chieti, «ma i tempi sono lunghi e si cerca una soluzione temporanea per smaltire le file e sopperire all'obsolescenza del macchinario. Si pensa, ad esempio, di dirottare un ecografo di un altro reparto in radiologia». Avere due ecografi, però, non dovrebbe essere una soluzione-tampone, ma un atto definitivo visto che un solo apparecchio non basta a soddisfare le richieste di un bacino di circa 120mila utenti e visto che gli ecografi dislocati in altri reparti, come la gastroenterologia, che dovevano rispondere solo alle esigenze delle unità operative sono diventati, invece, fondamentali per evitare attese ancora più lunghe.

Mentre il Renzetti annaspa nelle difficoltà, sul nuovo presidio è calato un velo di silenzio che l'amministrazione comunale del sindaco Mario Pupillo è pronta a sollevare. Il problema della mancanza di fondi per costruire i cinque nuovi ospedali regionali sollevato dal ministro Fazio, ha dato una "mano" alla giunta che da mesi sostiene che i soldi non ci sono e che la costruzione degli ospedali è un bluff.

«La Regione ci dia i 50 milioni che ci spettano, se ci sono», ha detto Pupillo, «e i soldi mancati li troviamo con project financing, con altre forme di partecipazione».

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