L'omicida di Cervia si costituisce e confessa il delitto a Lanciano

Giovane pugliese confessa l’assassinio del cuoco con cui viveva nella riviera romagnola: «Sono l’omicida che cercate». L’ombra del movente passionale
LANCIANO. «Sì, sono io l’assassino che cercate». La confessione di Antonio Colopi, 22 anni, di Galatone, in provincia di Lecce, arriva a notte inoltrata nella caserma dei carabinieri di Lanciano. Sono le 23 quando il giovane pugliese scoppia in lacrime davanti al pubblico ministero, Rosaria Vecchi, in una stanza al secondo piano della caserma di via Del Verde. E’ difeso dagli avvocati Vittorio Battistella e Stefano Paolucci. E al pm confessa di aver ucciso ma per legittima difesa. E’ lui l’omicida del cuoco 56enne di Ferrara, Ugo Tani, assassinato ieri mattina con un coltello tipo mannaia in una abitazione di Pinarello di Cervia.
«Sono rientrato alle 9 e lui mi ha aggredito, impugnava una mannaia. Io l’ho disarmato e l’ho colpito, ma volevo solo difendermi», ha detto al pm il giovane pugliese che conviveva con la vittima. L’ombra del movente passionale si è subito fatto strada.
Colopi, in preda al rimorso, è salito sull’auto di Tani, una Peugeot 407 blu, ha girovagato per ore e infine ha imboccato l’A14 in direzione Sud, con l’obiettivo di tornare nel suo paese nel Leccese da dove era partito per trovare un lavoro da cuoco quando aveva 18 anni. Ma lungo l’autostrada deve aver ricevuto la telefonata del suo avvocato che, nel frattempo, era stato rintracciato dai carabinieri. Dev’essere stato il legale a convincere il giovane a costituirsi subito per evitare di aggravare la sua posizione e quindi ad uscire dall’A14 imboccando il primo casello disponibile che avrebbe incontrato sulla strada della sua fuga disperata. E il primo casello era quello di Lanciano.
Erano passate le 18 quando Colopi si è presentato in caserma dal capitano Massimo Capobianco che ha subito avvisato il colonnello Luciano Calabrò, comandante provinciale dell’Arma, ed il magistrato di turno, Rosaria Vecchi, che si è recata in via Del Verde. Ma l’interrogatorio vero e proprio, lungo ed estenuante, è cominciato solo poco prima delle 21 ed è finito alle 23,30. Chi è la vitima del giovane pugliese?
Tani aveva 56 anni, originario della provincia di Ferrara, residente a Migliaro, viveva in una villetta presa in affitto a Pinarella di Cervia, località marittima della provincia di Ravenna. Tani era un cuoco stagionale che si spostava per lavorare in vari alberghi. Da circa un anno aveva accolto nel suo villino il 22enne Colopi che lo aiutava in casa. Che cosa è accaduto in quel villino all’ora di colazione? C’è stata una lite furibonda al termine della quale Tani è stato ucciso con la mannaia che era in cucina.
Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri del comando compagnia di Ravenna, intervenuti sul posto, si è subito ricostruito l’antefatto che è sfociato in tragedia. La testimone chiave è stata la proprietaria dell’appartamento in cui i due si trovavano in affitto, in via Puglie, che ha rivelato di aver udito attorno alle 9 del mattino le urla di un acceso litigio fra i due.
Poco dopo la padrona di casa ha visto allontanarsi a grande velocità il giovane Colopi sull’auto di Ugo Tani e, insospettita dal fatto che non vi fosse con lui anche il 56enne, ha provato a chiamarlo, ma non ha ricevuto alcuna risposta nemmeno alle telefonate. A quel punto ha deciso di entrare nell’abitazione con le chiavi in suo possesso. Ed ha trovato Tani a terra esanime. La donna ha chiamato il 118 (che ha constatato il decesso per morte violenta) e i carabinieri, giunti sul posto per i rilievi.
Sono partite immediatamente le indagini, attraverso indizi e testimonianze, e le ricerche del giovane e presunto assassino in fuga, diramate a tutte le forze dell’ordine.
Colopi è stato individuato nel tardo pomeriggio mentre stava fuggendo in autostrada per raggiungere la Puglia. Fonti investigative confermano che si è arreso dopo una telefonata. I carabinieri infatti sono riusciti, attraverso l’avvocato di Colopi, a convincere il 22enne omicida a costituirsi. Così il giovane si è consegnato agli inquirenti e il magistrato di turno, Vecchi, lo ha ascoltato dopo che il pubblico ministero di Ravenna ha emesso il provvedimento di fermo.
Dalla Puglia descrivono Colopi come un giovane non particolarmente noto dalle sue parti essendo partito dal paese ormai da quattro anni. Compirà 23 anni a giugno. Ma colpisce la frase con cui si descrive nel suo profilo Facebook ricco di fotografie con coetanei: «Aspirante aiuto cuoco presso Hotel Odeon Cervia, impiegato presso Dipendente pubblico e Assasin presso Agente 007 - Licenza di uccidere».