Cerulli (Tdm)

«La Asl non assume i medici ma acquista armadi blindati»

LANCIANO. «Le ferie sono un diritto legittimo di tutti i lavoratori. Per i dipendenti di un ospedale le ferie possono portare a delle piccole difficoltà, ma è inconcepibile che dei servizi pubblici...

LANCIANO. «Le ferie sono un diritto legittimo di tutti i lavoratori. Per i dipendenti di un ospedale le ferie possono portare a delle piccole difficoltà, ma è inconcepibile che dei servizi pubblici importanti per la salute dei cittadini vengano chiusi per mancanza di personale. La Asl deve chiamare i medici per garantire il funzionamento di ambulatori importanti con liste di attesa interminabili». Chiede medici e un intervento della Asl il segretario regionale di Cittadinzattiva, Aldo Cerulli, alla notizia che l’avvio del piano ferie per i dipendenti dell’ospedale Renzetti provocherà oltre al fisiologico ridimensionamento e rimodulazione delle attività di reparto e delle sale operatorie anche la chiusura di alcuni ambulatori. In primis di quello dell’ecodoppler: l’esame con il più alto indice di attesa - prenoti oggi l’esame per dicembre 2015 - chiuderà dal 23 al 28 giugno e poi dal 14 luglio al 15 agosto. L’ambulatorio dell’otorino sarà aperto solo il mercoledì fino a fine agosto. Chiuso per ferie l’ambulatorio di odontostomatologia dal 1 al 15 agosto e quello di cardiologia dal 1 al 29 agosto. Chiusure dettate dal fatto che mancano medici.

«Non è concepibile che non si valuti l’opportunità di chiamare medici esterni per garantire il funzionamento di ambulatori importanti con liste di attesa così lunghe», attacca Cerulli, «non è accettabile neanche la “scusa” dei soldi che mancano se poi si scoprono delibere approvate dalla direzione Asl a ridosso del periodo elettorale per spese per progetti per oltre 5 milioni di euro o addirittura che siano state spese diverse decine di migliaia di euro dalla ex responsabile del distretto sanitario di Lanciano,per l’acquisto, per il distretto di via don Minzoni, di 16 armadi blindati, scrivanie con cassettiere di cui non c’era questo estremo bisogno. Ovviamente scelte che si ripercuotono sempre sui cittadini che pagano tasse, imposte, ticket per non avere servizi».

Teresa Di Rocco

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