Antonio Rullo con Nicola Mattoscio e Giorgio Napolitano nel 2013

LUTTI

La Brigata Maiella perde il suo storico vicepresidente: addio all'ex partigiano Rullo

Ancora minorenne, si arruolò volontario nella "banda" dell'avvocato Troilo. I funerali domani a Guardiagrele

CHIETI. È scomparso questa notte a Guardiagrele Antonio Rullo, storico vicepresidente della fondazione Brigata Maiella e presidente dell'Associazione nazionale ex combattenti del gruppo patrioti della Maiella. I funerali si terranno domani (martedì 11 maggio) alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele (Chieti).

Antonio Rullo, secondo quanto riferito dall'associazione, da ragazzo, fin dall’inverno del ’43-’44, aveva seguito gli uomini della Banda della Maiella che aveva imparato a conoscere a Casoli, dove si trovava sfollato da Guardiagrele insieme allo zio Giovanni Zulli e a sua moglie Maddalena Rullo. Era stato proprio lo zio Giovanni ad arruolarsi volontario nella Banda dell’avvocato Troilo e a prendere parte alle operazioni iniziali condotte dalle pattuglie miste di italiani ed inglesi della Wigforce. Accompagnandolo nelle lunghe giornate di pattuglia, anche il nipote, Antonio, orfano, aveva familiarizzato con i partigiani ed era diventato presto per loro una sorta di mascotte. Quando il fronte si mosse e da Recanati la formazione chiese nuovi volontari da arruolare in Abruzzo, Antonio era rientrato a Guardiagrele. Senza esitare, aveva aderito all’appello della “nuova famiglia” che ha trovato in guerra, mentendo sulla propria età. All’aiutante maggiore Vittorio Travaglini, che insisteva per vedere i sui documenti di riconoscimento, replicò che “i documenti li rilasciava il fascismo e il fascismo non c’era più, anzi, a Guardiagrele non c’era più niente”. Restò così un breve periodo nelle fila della Maiella finché la zia, sua tutrice legale, non ne chiese il rientro, in ragione della minore età. 

Lasciato il Gruppo, Antonio Rullo fece ritorno nell’aprile del 1945 a Guardiagrele insieme ad altri commilitoni e compaesani. Trovò in seguito lavoro nella capitale dove intraprese una brillante carriera nei Telefoni di Stato, diventando anche collaboratore della Segreteria personale di Giuseppe Spataro, il quale – si ricorda – aveva visitato la Brigata Maiella in rappresentanza del Governo provvisorio a Jesi per il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera, in realtà rinviato a molti anni dopo. Negli anni, Rullo non smise di coltivare i legami con il paese di origine e la memoria della formazione partigiana. Lo ricordiamo soprattutto in quanto storico vice presidente della fondazione Brigata Maiella.

Tra le sue testimonianze più toccanti, la lettera inviata al presidente della Repubblica Mattarella in occasione della visita al sacrario della Brigata Maiella di Taranta Peligna il 25 aprile 2018 per il 73° anniversario della Liberazione.