adolescente morto nella piscina di villa medici

La Cassazione condanna Cozzolino e rinvia Olivieri

LANCIANO. Questa volta è la Cassazione a pronunciare una nuova sentenza sul caso di Angelo Di Menno Di Bucchianico, l’adolescente che nella notte tra l'8 e il 9 agosto 2006 morì, per annegamento,...

LANCIANO. Questa volta è la Cassazione a pronunciare una nuova sentenza sul caso di Angelo Di Menno Di Bucchianico, l’adolescente che nella notte tra l'8 e il 9 agosto 2006 morì, per annegamento, nella piscina dell'hotel Villa Medici dove si era recato con degli amici per festeggiare il compleanno di una ragazza.

Sotto processo finirono Fabio Cozzolino e Rocco Olivieri, rispettivamente titolare e gestore del catering dell'hotel, con l’accusa di omicidio colposo. Il tribunale di Lanciano, in primo grado, li assolse con formula piena, «perché il fatto non sussiste». Una sentenza che lasciò con l’amaro in bocca ai genitori del 17enne che, assistiti dall’avvocato Alfonso Ucci, assieme alla magistratura frentana, fecero ricorso alla Corte d’appello dell’Aquila. Questa ribaltò la sentenza di primo grado e li condannò entrambi a otto mesi di reclusione, pena sospesa, e a 200mila euro di risarcimento a titolo provvisionale.

«Ora la Cassazione ha annullato la decisione della corte d’appello per quanto riguarda la posizione di Olivieri» spiega Alessandro Troilo, il legale che difende il gestore del catering di Villa Medici, «ed è un passo in avanti».

Confermata invece la condanna per Cozzolino. «Sono soddisfatto per la decisione conforme ai precedenti della sezione della corte di Cassazione per quanto riguarda la posizione di Cozzolino» commenta Ucci «resto invece in attesa delle motivazioni della sentenza per quanto riguarda la posizione di Olivieri che dovrà essere riesaminata dalla Corte d’appello di Perugia alla quale la Cassazione ha rinviato il procedimento”. (t.d.r.)

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