fara filiorum petri

«La discarica ci ha creato danni»

Il sindaco Bucciarelli: territorio distrutto dalla partitocrazia

FARA FILIORUM PETRI. «La beffa è ritrovarsi con un territorio contaminato e distrutto dalla cattiva gestione partitocratica del Consorzio dei rifiuti del Chietino, e la continua richiesta di denaro ai Comuni per la gestione post-discarica». Il sindaco di Fara Filiorum Petri, Domenico Bucciarelli, chiede che siano indicati pubblicamente i responsabili dello scempio ambientale causato dalla ex discarica consortile di Colle San Donato. «Colmata», accusa, «con netto anticipo sulla data prevista per l’apporto di rifiuti da Francavilla e San Giovanni Teatino, Comuni extraconsortili, senza peraltro che lo stesso Comune di Francavilla provvedesse al pagamento di centinaia di migliaia di euro per il conferimento dei suoi rifiuti».

Bucciarelli interviene sulla ex discarica, un vero e proprio nervo scoperto per sospetto inquinamento ambientale, dopo il completamento della prima tranche di messa in sicurezza del bacino dei veleni, un’opera voluta dall’attuale presidente del Consorzio, Adamo Carulli. Il sindaco dice di «apprezzare molto le dichiarazioni dell’amico Carulli sullo stato dei lavori nella discarica del mio Comune, ma non posso che rattristarmi sulla mancanza di ogni riferimento a responsabilità e colpevoli. Capisco», incalza Bucciarelli, «che il ruolo istituzionale dell’attuale e incolpevole presidente richieda prudenza, ma è difficile se non impossibile affrontare il futuro senza che si chieda conto di quanto sia successo nel mio territorio negli anni di gestione della discarica. Oltre all’accumulo di circa 4 milioni di debiti, sono stati approvati bilanci annuali senza la previsione di un fondo adeguato per gestione e bonifica post-chiusura della discarica, più volte nel mirino della magistratura».

I sindaco riserva una stoccata ai suoi predecessori in municipio. «L’impunità è diventata la regola. Ma la morale è che Fara, anche per colpa delle vecchie amministrazioni che si sono sempre disinteressate del problema o di esercitare un minimo controllo, oggi deve spremere i cittadini per bonificare un'area che altri hanno distrutto».

Francesco Blasi

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