La New Trade già taglia: a casa 18 lavoratori

Gissi, l’azienda aveva rilevato parte dello stabilimento della Golden Lady Il titolare: riprendo gli operai appena arriva la fidejussone dalla Regione
GISSI. È durato quattro ore ieri pomeriggio il faccia a faccia fra Nicola Cozzolino, titolare della New Trade, e i rappresentanti sindacali. Un incontro niente affatto sereno. Al contrario i motivi di malcontento sono tanti sia da parte dei sindacati che rappresentano i lavoratori e sia da parte dell’azienda.
Il paradiso ipotizzato al momento della riconversione si è mostrato un travagliato purgatorio fatto di ritardi e accuse reciproche. Unica certezza, New Trade nel 2013 riparte con un organico ridotto. «Io posso continuare a far lavorare 14 dipendenti. In queste condizioni non posso più andare avanti», afferma Cozzolino. «Per altri 18 dipendenti, i sindacati hanno scartato l’ipotesi di cassa integrazione. A questo punto i dipendenti in esubero andranno in mobilità. Saranno gli stessi lavoratori a decidere chi resta in fabbrica e chi si ferma. Nel momento in cui la Regione mi concederà la fidejussione riassorbirò immediatamente tutto il personale. Per il momento sono costretto a ridurre i lavoratori all’osso».
Cozzolino assicura che entro una settimana pagherà stipendi arretrati e tredicesime. «Tutto quello che ho promesso ai lavoratori sarà dato, ma non posso continuare a rischiare. Da parte mia resta la voglia di rimanere in Abruzzo ,mi auguro che entro metà febbraio riceva dalla Regione i fondi necessari per proseguire l’attività», conclude l'imprenditore.
Al termine dell’incontro i sindacati hanno messo al corrente i lavoratori della situazione. Spetterà loro scegliere se continuare a lavorare o accettare la mobilità in attesa dei finanziamenti regionali. «Resta l’amaro per una vicenda che era stata presentata come una favola a lieto fine e che si è rivelata ben altro», sottolineano i sindacati. «Giovedì al ministero andremo a sollecitare la riconversione vera. Perchè per noi questa non è riconversione», ha dichiarato Giuseppe Rucci della Cigl. (p.c.)
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