La truffa delle auto a noleggio

Veicoli presi in prestito con assegni fasulli e rivenduti

VASTO. Vita da nababbo, abiti eleganti e spese pazze con gli assegni falsi intestati alla Banca popolare di Lanciano e Sulmona. Stavolta, però, a presentare il conto è stata la polizia. T.M., 31 anni, di San Severo (Foggia), finto titolare di un'impresa fantasma per il commercio di autoveicoli, è stato denunciato.

L'uomo è stato anche allontanato dall'Abruzzo con un foglio di via obbligatorio: è accusato di ricettazione, falsità materiale e truffa.  Per i dipendenti dell'hotel a più stelle della Marina in cui alloggiava da qualche giorno, l'uomo era una persona educata, elegante e gentile.  E' stato smascherato dal sistema telematico con cui la polizia tiene sotto controllo tutti gli arrivi e le partenze dagli alberghi della città e del comprensorio.

La mattina di lunedì scorso nel controllare le schede compilate dagli albergatori, gli agenti si sono accorti che fra i clienti di uno dei migliori hotel c'era anche un personaggio già noto alle forze dell'ordine con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e truffa.  La notifica di un provvedimento di sequestro nei confronti del sospettato ha permesso alla polizia di andare in hotel e dare il via agli accertamenti.  Non c'è voluto molto agli uomini della squadra anticrimine per ricostruire il modus operandi del pugliese.

«Le indagini ci hanno permesso di scoprire che T.M., attraverso una serie incredibile di artefici e raggiri, era riuscito a noleggiare diverse autovetture. Dopo averne falsificato ad arte i documenti, spacciandosi per "autosalonista", le rivendeva ad ignari acquirenti», racconta il dirigente del commissariato di Vasto, Cesare Ciammaichella.

Impossibile scoprire il raggiro. T.M., infatti, esibiva falsi documenti che attestavano la sua iscrizione al Registro delle imprese. Non solo. Il presunto concessionario risultata titolare di una impresa individuale classificata come "Commercio all'ingrosso e al dettaglio di autoveicoli leggeri".

«Quell'impresa non è mai esistita», spiega la polizia. Il trentunenne era munito di timbri intestati a società fantasma.  Ma non solo. «Gli agenti hanno trovato diversi blocchetti di assegni falsi intestati alla Banca popolare di Lanciano e Sulmona che il finto commerciante utilizzava per i suoi traffici».

La polizia ha sequestrato l'auto sulla quale il turista era arrivato a Vasto, una Fiat Punto noleggiata a Sondrio e risultata pagata con assegni fasulli. Altre tre le vetture che secondo la polizia sono state noleggiate e rivendute, per un giro d'affari di oltre 90mila euro. «Le indagini sono solo all'inizio. Non è escluso che con lo stesso giochetto, il finto concessionario abbia mietuto molte altre vittime», dice Ciammaichella.  Intanto, vista la pericolosità del soggetto, l'uomo è stato invitato a lasciare Vasto e l'Abruzzo.

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