Lanciano, chiama i carabinieri per farsi visitare dal medico

Diabetico trova il servizio chiuso per ferie e senza medici sostitutivi: va in caserma e solo una telefonata risolve il problema

LANCIANO. Fa la visita diabetologica solo dopo la chiamata dei carabinieri al reparto di Medicina, da cui il servizio dipende. È incredibile ma è accaduto anche questo ieri all’ospedale Renzetti. Presidio Dea di 1 livello, dove vengono ridimensionati i reparti (vedi Urologia e Otorino trasformati in attività solo ambulatoriali) ora si arriva addirittura alla visita su richiesta dei carabinieri. G.B., di Lanciano, diabetico, ieri mattina è andato nel Centro diabetologico perché aveva problemi con il microinfusore e la glicemia a 300. Non ha trovato camici bianchi. «Sono andato al Centro diabetologico perché il livello di glicemia era alto e bisognava sistemare il microinfusore», spiega il paziente, «operazione che fa solo il medico. Non ho trovato nessuno. La mia dottoressa è in ferie, giustamente, ma non c’era altro medico a sostituirla; fatto gravissimo. Non solo: nella mia richiesta di spiegazioni ho saputo che il lunedì e il venerdì, finchè lei non rientra non ci sono medici. Il dottore “prestato” dalla Medicina c’è il martedì, mercoledì e giovedì solo la mattina. Così sono andato dalla direttrice sanitaria del Renzetti, Marzia Mucci, che ha detto che non sapeva che non ci fosse il medico. Di male in peggio».

Nonostante la glicemia alta l’uomo è andato dai carabinieri per sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio. «I militari hanno chiamato il reparto», continua G.B., «per sincerarsi quanto da me raccontato e alla fine, grazie a loro e a un medico della Medicina sono riuscito a fare la visita, a regolare il microinfusore. Ma bisogna arrivare al punto di dover ricorrere ai carabinieri per una visita urgente? Il diabete è una malattia complessa (una delle malattie più diffuse in Regione e che provoca molte altre patologie, ndc), la Asl facesse qualcosa per aumentare il numero dei medici che sono troppo pochi».

Il problema della carenza di medici in realtà va avanti dal 4 maggio 2015, quando cioè è rimasta una sola dottoressa a lavorare a tempo pieno nel Centro diabetologico, a cui si è aggiunto un medico prestato dalla Medicina per alcune ore settimanali. Troppo poco per un servizio che a pieno regime, ossia con tre medici, già aveva difficoltà per la gran mole di pazienti assistiti: 6.500 utenti assistiti regolarmente e oltre 13.000 registrati. Non solo: quanto accaduto ieri è ancora più grave perché già il 10 agosto 2015 era accaduto un episodio simile. Ossia il primo giorno di ferie del medico a tempo pieno non era arrivato il sostituto e decine di malati, di diabetici, sono rimasti senza assistenza.

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