Lanciano, il finanziere arrestato nega le accuse

Il militare è accusato di concussione continuata per aver presteso regali per non fare multe. Il suo difensore Gaetano Pedullà ha presentato istanza di revoca degli arresti domiciliari

LANCIANO. Ha risposto a tutte le contestazioni il brigadiere della Finanza Crescenzo Di Marzio arrestato lo scorso 4 ottobre per presunta concussione continuata (dal 2008 al 2011), nei confronti di sei commercianti di Lanciano e comuni limitrofi, e falso per la distruzione di un documento. Oggi, dinanzi al gip Francesca Del Villano Aceto, presente il pm Rosaria Vecchi, Di Marzio ha negato di avere mai minacciato controlli fiscali più severi nei confronti dei commercianti per ottenere regalie. Il difensore Gaetano Pedullà ha presentato istanza di revoca degli arresti domiciliari, già spostati dal gip da Poggio Imperiale (Foggia), città natale del brigadiere, a Lanciano dove è in servizio da 11 anni. Il gip si è riservato la decisione.

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