Lanciano, l’ippodromo riapre dopo otto anni

14 Luglio 2012

Sabato prossimo palio dei Comuni frentani e del Sangro. Di Corinto: altre gare durante le Feste di settembre

LANCIANO. Sabato 21 luglio torneranno ad accendersi di nuovo le luci dell’ippodromo. La struttura di Villa delle Rose, la seconda più antica d’Italia, preda dei vandali, rifugio dei tossici, e parco verde dei sogni di ogni amministrazione comunale, ospiterà, dopo anni di oblio, di nuovo le corse al galoppo di notte, tradizione cara ai lancianesi. Ben 20 i comuni che hanno aderito al “Primo palio dei comuni frentani e del Sangro” iniziativa voluta e organizzata dall’associazione sportiva “Corse e cavalli” presieduta da Nico Di Corinto.

«Lanciano rivivrà per un giorno l’antico sfarzo delle tradizionali corse al galoppo visto il numero di partecipanti», afferma Di Corinto, «a differenza del palio delle contrade, organizzato lo scorso anno il 16 settembre, in onore della Madonna del Ponte, quest’anno cercheremo di correre una prima volta sabato, dalle 20, e poi durante le feste. Abbiamo avviato contatti con il Comitato feste per inserire le corse nel calendario visto che è una delle tradizioni più care ai lancianesi. Vedremo».

Le ultime gare ufficiali fatte nell’impianto, che ha ospitato per oltre 40 anni le gare del circuito Unire, risalgono al 2004. Poi l’oblio, i contenziosi in tribunale tra il Comune e la società Carrera per stabilire a chi spetta la gestione, affidata da un commissario alla Carrera fino al 2023, i vandali che hanno fatto man bassa rompendo i gradoni, il recinto, le porte dei box. I lavori attesi da parte del Comune, che ha inserito la riqualificazione della struttura nel piano triennale delle opere pubbliche. «Oggi con l’ordinanza del ministero dell’agricoltura che concede agibilità all’ippodromo per ospitare i pali, la concessione dell’anello e delle luci da parte della Carrera e gli sponsor, organizziamo le corse», afferma Di Corinto.

Gareggeranno 20 cavalli in rappresentanza di altrettanti Comuni suddivisi in 4 batterie da 5 cavalli, dalle quali risulteranno gli 8 cavalli che si contenderanno il trofeo finale, il drappo realizzato dal pittore Costantini.

Non solo corse ma anche intrattenimento tra le diverse batterie con Ciccio e Annuccia di “un medico in famiglia”, Maurizio Mattioli e gli sbandieratori. L’ultima precisazione Di Corinto la riserva agli animalisti: «I cavalli sono tutelati», precisa, «dalla presenza di veterinari Asl, da un’ambulanza per cavalli, da un pronto intervento della clinica veterinaria di Teramo e da controlli antidoping per ogni corsa».

Teresa Di Rocco

©RIPRODUZIONE RISERVATA