Lanciano, la Sevel può tornare a pieno ritmo: ok dalla Procura

Autorizzato l'utilizzo dell'impianto nel quale il 3 gennaio si è verificato l'infortunio mortale. L'azienda può interrompere la cassa integrazione per 700 lavoratori

LANCIANO. La Procura ha deciso che la Sevel di Atessa (la più grande fabbrica d'Abruzzo) può rimettere in funzione la parte di impianto robotico del reparto Lastratura che lo scorso 3 gennaio è caduta, uccidendolo sul colpo, sul giovane operaio Cristian Terilli, 29 anni, di Pignataro Interamna (Frosinone), manutentore esterno. Il pm Serena Rossi non ha per ora disposto il dissequestro dell'area interessata, in attesa che i periti concludano gli adempimenti.

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In conseguenza del provvedimento della magistratura, in un paio di giorni la Sevel può rimettere in funzione l'impianto che consentirebbe di riprendere a pieno ritmo la produzione del furgone Ducato, 1.200 pezzi al giorno, e interrompere, dopo quattro settimane consecutive, la cassa integrazione (Cig) a rotazione per 700 lavoratori. L'ultima Cig, partita oggi 8lunedì 27 gennaio), scade domenica 2 febbraio.