Antonio Pasquini in una foto recente

Lanciano, morto a 38 anni il rocker gentile 

Cordoglio in città per la scomparsa di Antonio Pasquini, stroncato da una malattia

LANCIANO. Diretto e schietto. Chiodo nero, catene pendenti dai jeans e aria da duro. Ma anche lancianese doc, amante della natura, degli animali, della musica e della palestra. Aveva tante anime e passioni Antonio Pasquini che una malattia ha strappato alla vita a 38 anni. La notizia della sua morte ieri mattina si è diffusa subito in città e i social si sono riempiti di ricordi e messaggi di cordoglio. Antonio si è spento nell’ospedale Renzetti, anche se l’ultimo mese lo aveva trascorso al Clinicizzato di Chieti.

Era stato vocalist, autore dei testi e grafico del gruppo Malanoctem per 8 anni, e si è continuato ad occupare di produzioni e grafica. Amava anche i Litfiba (“Ho scolpito sulla pelle che chi piange riderà, sono libero come il vento, sono libero!”, è la frase, tratta da “Il vento” dei Litfiba, scritta sul suo necrologio, ndc). Altra grande passione quella per la montagna, per le passeggiate e l’attività fisica in genere. Era un assiduo frequentatore delle palestre. E da atleta e lancianese legato alle tradizioni ha partecipato lo scorso anno alla tenzone dei quartieri del Mastrogiurato ed era pronto a tornare in piazza quest’anno.  C’è chi ricorda ilo suo aspetto burbero, le posizioni estremiste, ma ne piange comunque la scomparsa. Lascia la mamma Agamante, il papà Amedeo e la ragazza di una vita Maria Pia. (t.d.r.)

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