Lanciano, ricorso al Tar contro la Ztl in centro

Le associazioni: «Manca il piano del traffico»

LANCIANO. Neanche il tempo di annunciare in Comune l'avvio della Ztl che nella stessa giornata le associazioni Cittadini in azione, Futuro Frentano, Progetto Lanciano e Botteghe storiche, accompagnate da alcuni commercianti e residenti, contestano il provvedimento annunciando un incontro pubblico e il ricorso al Tar.

La zona a traffico limitato così com'è stata pensata non piace. Lo dicono da mesi commercianti, associazioni e cittadini, senza che né le richieste di incontro con l'amministrazione, né le raccolte di firme sortissero alcun effetto. E allora l'unica strada da percorrere, dicono i rappresentanti delle associazioni, è «il ricorso al Tar e la mobilitazione della piazza».

«Non siamo contro la Ztl, è ora di ribadirlo una volta per tutte», esordisce Riccardo la Morgia (Cittadini in azione), «ma siamo contrari a questa Ztl in particolare. L'amministrazione non ci ha mai voluto ricevere venendo meno allo statuto comunale che sancisce la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Inoltre il provvedimento in mancanza di un piano urbano del traffico non ha valenza funzionale. Contestiamo anche gli orari: non ha senso per una Ztl seria poter circolare negli orari di massima intensità di traffico, ossia 9-13 e 16-20. Questo provvedimento, inoltre, danneggia i cittadini: perché un proprietario residente nei quartieri storici deve pagare due marche da bollo per rientrare a casa propria? Non ha mica chiesto un permesso di caccia e pesca».

«Come commerciante e cittadino», prosegue Giuseppe D'Autilio (Futuro Frentano), «mi sarei aspettato interventi di miglioramento per la città: come mai la Ztl viene approvata dopo 10 anni di amministrazione senza aver prima predisposto parcheggi, servizi e piano del traffico? Gli ultimi studi sulla città sono vecchi di 30 anni. Così non si risolve né l'inquinamento, né la vivibilità dei quartieri».

Pino Valente, candidato sindaco di Progetto Lanciano, promette un incontro pubblico e aggiunge: «Questa amministrazione dimostra di non conoscere nemmeno la città che amministra: come si fa a prevedere lo stesso strumento per quartieri con esigenze completamente diverse? Si tratta di un provvedimento calato dall'alto a due mesi dalle elezioni».

I rappresentanti delle tre associazioni si dichiarano tutti in corsa per le prossime amministrative, ma contestano la Ztl anche cittadini, associazioni culturali e di categoria come Confesercenti e Confcommercio che non hanno nessun coinvolgimento nelle campagne elettorali. «Per una Ztl seria», commenta Giancarlo, titolare di un pub nel quartiere Borgo, «ci vogliono progetti seri di riqualificazione. Nessuno viene più al Borgo né in auto nè a piedi, ci sono vicoli squallidi e bui. Non c'è illuminazione, regna la sporcizia e nell'ultima settimana a corso Roma ci sono state due rapine: questa Ztl ci isolerà ancora di più favorendo la grande distribuzione». (d.d.l.)

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