Lavorare la filigrana L’oreficeria abruzzese ora fa lezione al Nord

Due studenti di Cesena e Padova nel laboratorio di Ferrari «Tecnica e bravura viste qui altamente formative per noi»
GUARDIAGRELE. Dice Diego, 18 anni, di Cesena: «Qui a Guardiagrele è stata un’esperienza formativa su più punti che mi ha fatto crescere come orafo e come persona. Oltre ad avere imparato le tecniche tradizionali abruzzesi, ho appreso anche lo spirito dello stare in gruppo con persone che collaborano, in un contesto in cui l’arte trova modo di esprimersi». Gli fa eco Oana Maria, 35 anni, romena d’origine ma residente a Padova da 10 anni: «È stata un’esperienza bellissima, che mi ha influenzato non soltanto dal punto di vista lavorativo ma anche personale visto che sono entrata in contatto con persone stupende e molto accoglienti». Diego Medri frequenta il liceo artistico musicale Antonio Canova di Forlì; Oana Maria Ionescu il liceo d’arte Pietro Selvatico di Padova. Entrambi sono gli studenti vincitori del “Concorso biennale di arte orafa 2023 Nicola da Guardiagrele” bandito dall’Ente mostra dell’artigianato artistico abruzzese con Cna e Fondazione Banco di Napoli. Ed entrambi i ragazzi hanno trascorso alcuni giorni nella bottega d’arte orafa di Luca Ferrari per apprendere il mestiere così come è svolto dai maestri artigiani abruzzesi. Ne sono venute fuori giornate formative di alto livello e in cui, soprattutto, hanno iniziato a realizzare opere in filigrana, tecnica nuova per loro perché diffusa in Abruzzo e non nelle zone del nord Italia.
«È sempre piacevole e positivo vedere giovani che, di questi tempi, si appassionano a un mestiere antico», spiega l’orafo-maestro Luca Ferrari, «hanno fatto nelle loro scuole un po’ di tecnica ma la filigrana, tipica dell’Abruzzo, è una cosa nuovissima per questi ragazzi. Siamo partiti dalla Presentosa e poi, attraverso il disegno, sono arrivati a questa nuova tecnica. Hanno applicato la filigrana a un disegno e realizzato opere che li ha resi soddisfatti. Io stesso sono rimasto molto contento dalla passione che hanno calato in laboratorio, con una forte motivazione e tanta buona volontà». Per Gianfranco Marsibilio, presidente dell’Ente mostra, «questi ragazzi, che lo scorso anno hanno vinto il concorso sul tema della “Bellezza delle donne”, hanno portato a compimento la loro formazione qui a Guardiagrele con entusiasmo sapendo che adesso possono trasferire nelle loro botteghe qualcosa che appartiene alla nostra regione».
«Sì», riprende Diego Medri, «abbiamo imparato a fare la filigrana che dalle mie parti non si realizza ed è stato un risultato appagante: con la giusta metodologia, il risultato viene fuori. Sono davvero soddisfatto». «Solto felicissima per questa nuova tecnica appresa a Guardiagrele», aggiunge Oana Maria Ionescu, «che potrei mettere insieme con quello che si produce da noi. La tecnica della filigrana non è semplice ma la bravura dell’orafo Ferrari è stata importante: c’è bisogno di tanta esperienza per renderla facile come sembra, è una tecnica molto elegante. Penso di tornare in Abruzzo: amo i posti con tanta natura attorno e Guardiagrele ne è l’esempio perfetto».
Soddisfatta anche Letizia Scastiglia, direttore della Cna Chieti: «È importante ascoltare i loro racconti su esperienze di manualità nell’artigianato che, purtroppo, si stanno perdendo. I giovani devono cimentarsi con questi mestieri». (cr.ch.)