Lavori al Palazzo dell’artigianato: arrivano fondi per due milioni 

Finito l’iter avviato nel 2016: nasceranno laboratori per le botteghe e case per famiglie svantaggiate I prossimi interventi nell’ex convento interessano i vecchi alloggi delle suore e l’ingresso laterale

GUARDIAGRELE. Arrivano due milioni per rimettere a nuovo il Palazzo dell’artigianato di via Roma. Dopo sei anni di attesa è stata sottoscritta la convenzione con la presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento dei lavori di riqualificazione. La passata amministrazione di centrosinistra nel 2016 aveva inviato una proposta progettuale per il bando “Riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”, rientrata in graduatoria e finanziata nel 2017, ma che però solo nel luglio del 2022 ha visto l’approvazione del progetto definitivo da 1.995.511 (1.546.409 finanziato dalla presidenza del Consiglio e 399.102 euro dalla Regione).
Il sindaco Donatello Di Prinzio evidenzia quanto l’iter sia stato lungo e tortuoso: «Già dal primo giorno del mio insediamento», sottolinea Di Prinzio, «ho dovuto recuperare le somme che la Regione aveva stanziato a inizio 2020, ma di cui il Comune non aveva mai avuto notizia. Poi ci sono state le revisioni progettuali che hanno rideterminato anche le lavorazioni, in quanto dal 2016 al 2020 sono sensibilmente aumentati i prezzi delle opere pubbliche. Inoltre, ad ogni cambio di governo nazionale, venivano sostituiti responsabili del procedimento e commissioni di valutazione, per cui l’interlocuzione è stata molto difficoltosa. Solo il 31 gennaio scorso», precisa il sindaco, «con un incontro a Roma, siamo riusciti finalmente a fare la verifica documentale e a concludere l’iter che ha portato, il 15 marzo, alla sottoscrizione».
I lavori interesseranno una parte meno conosciuta dell’edifico storico: quella dove si trovavano gli alloggi delle suore e l’ingresso laterale, dove verranno realizzati alloggi per le famiglie svantaggiate. «Si procederà inoltre alla realizzazione di laboratori per le botteghe degli artigiani; lavori di manutenzione straordinaria su facciate, terrazzi e coperture; adeguamento degli impianti». Di Prinzio ricorda infatti che il bando era per le attività sociali con destinazioni ben precise. Ci sono indicazioni comunque da rispettare che conserveranno la struttura monumentale dell’ex convento.
«Ora restano 24 mesi per concludere i lavori, ma occorre procedere speditamente con progetto esecutivo e acquisizione dei pareri di enti sovraordinati. Un grazie», conclude Di Prinzio, «va all’ufficio tecnico e in particolar modo all’architetto Lorenza Fabrizio che ha seguito tutto l’iter e ai progettisti Angelo Alimonti e Mario Gallo per la professionalità e la pazienza».
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